domenica 29 giugno 2008

Disquieting dolls

One of my Blogger connections, Azzurra aka moviem@tica sent me this pic taken in an antique shop in Turin. Old, played with, abandoned dolls always tend to trigger our nested fears. Pls see also my post Hospidoll dating back to 2007, July 17, evoking an athmosphere which is quite alike - if not even darker.
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Uno dei miei contatti Blogger, Azzurra alias moviem@tica , mi ha inviato qsta fotina presa da un trovarobe a Torino. Vecchie bambole giocate e abbandonate finiscono sempre per snidare qlche nostra paura. V. anche il mio post Hospidoll del 17 luglio 2007, che evoca un’atmosfera similare – se non più dark ancora.

venerdì 27 giugno 2008

(D)all in all 02


Not an action figure, nor purely a fashion doll: this OOAK creation by Kizzychan is rather the conscious evolution of the old “he’s a doll” Ken. Just so you know, Ken was advertised saying “he’s a doll” to reassure mothers about his toy nature. Plus, “he’s a doll” also means a judgement on his cute look.
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Non un’action figure o una pura fashion doll: qsta creazione OOAK di Kizzychan è piuttosto l’evoluzione consapevole del vecchio “he’s a doll” Ken. La frase “he’s a doll” stava sulla pubblicità di Ken a rassicurare le mamme sul fatto che Ken fosse SOLO un giocattolo. Ma “he’s a doll” significa anche “che carino!”

+ > http://www.flickr.com/photos/kizzychan/
http://www.manbehindthedoll.com/FA010523.htm (also source for Ken ad; da lì, la pubblicità di Ken)

giovedì 26 giugno 2008

(D)all in all







You call doll a kitschesque statuette playing a viola, or a kinky hironic S/M bendable figurine or a dollish celebrity. But you know the difference, all in all!
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Chiami “bambola” una statuina un po’ kitsch che suona la viola, o un’ironica provocante figurina snodata alquanto sadomaso, o una celebrity decisamente bambolosa. Ma insomma la differenza la sai.

Credits, respectively: Mauro Righini http://violadamore-blog.blogspot/; Paula http://lepupepaul.blogspot.com/; Laura Ruggeri http://www.lauraruggeri.com/

martedì 24 giugno 2008

A “leggy” figure


Exasperating proportions and creating longer than natural legs is a typical process of art, fashion image, and many appealing doll concepts. The Leggy doll, you know… here displayed, though, a leggy figurine by Marcello Mascherini. Her sculpting is quite fashion-dollish. Or some dolls are quite statuary. Neither are too human, eventually.
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Esasperare le proporzioni e creare gambe più lunghe del normale è tipico dell’arte, dell'immagine di moda, e di numerosi doll concept seducenti. La bambola Leggy, sapete… qui da vedere, però, una figurina dalle gambe lunghissime di Marcello Mascherini. Il suo modellato è alquanto da fashion doll. O forse sono certe dolls ad essere statuarie. Ma né le une, né le altre sono troppo umane, alla fine.

Travels & Labels


My Momoko has a OOAK travel jacket made with clothing labels! Some of them, very branded. I had fun inventing it for her.
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La mia Momoko ha una giacchina da viaggio fatta di etichette dei vestiti! Qualcuna anche di marca. Mi sono divertita ad inventare qsta cosa per lei.

venerdì 20 giugno 2008

Spiritus durissima coquit ***



i.e. “Our spirit can digest even the hardest things”. Don’t know exactly how this Latin motto popped up when I received from the artist, Paola Risoli, the 2 pics of her touching work titled The Inner Kitchen (2002). I don’t know how, and I won’t explain, letting you enjoy another sentimental interior.
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Cioè “Lo spirito digerisce anche le cose più dure”. Non so bene come mi è saltato su qsto motto in latino nel momento in cui ho ricevuto dall’artista, Paola Risoli, le 2 immagini del suo toccante lavoro intitolato La cucina interiore (2002). Non lo so, e non voglio spiegarlo, lasciandovi invece gioire di un altro ambiente sentimentale.

La cucina interiore: cm. 45 x 20 x 40 (h) mixed technique: paper, carton, glue, acetates, wire, acrylics, paints, electric ware and re-used materials * tecnica mista: carta, cartone, colla, acetati, fil di ferro, acrilici, vernici, materiale elettrico e di recupero.

*** the fact is that in Latin the same verb - coquo - captures both the meanings of "cooking" and of "digesting". * il fatto è che in latino lo stesso verbo - coquo - cattura sia il significato di "cuocere" che di "digerire".

+ > http://www.paolarisoli.it/

giovedì 19 giugno 2008

oh, oh, oh Obitsu


From a faceless, bald, naked and neutral body base, Mauro Marchetti aka Me and My Dolls literally invented this '60-ish creature (reminiscent of Francie, for those who have some vintage dolls expertise), giving her a facial repainting, hair, and a complete outfit. These Obitsu dolls are a pleasure for customizing...
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A partire da una base neutra senza volto, senza capelli, senza vestiti, Mauro Marchetti alias Me and My Dolls ha letteralmente inventato qsta creatura un po' anni '60 (allusiva a Francie per chi ha un po' di conoscenza del vintage), donandole un repainting facciale, capelli, e un abito completo. Queste bambole Obitsu sono una libidine per chi vuole customizzare...

ph Maria Cristina Lemmi

martedì 17 giugno 2008

The essence of absence




A glowing interior. Nobody’s in. But its genius probably is there. You would say it’s a roombox. It’s more. Paola Risoli’s work, whom we met at Doll Collectors’ Club Italia meeting in Milan 2 days ago, is an interior exploration. She builds these scenes just re-using materials, but the resulting impression is a very spiritual one.
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Un interno con una calda luce. Nessuno dentro. Ma forse c’è uno spirito, il genius di un assente. La si direbbe una roombox, ma è di più. Il lavoro di Paola Risoli, che abbiamo incontrato 2 gg fa al meeting milanese di Doll Collectors’ Club Italia, è un’esplorazione interiore. Lei costruisce queste scene semplicemente tramite il ri-uso di materiale, ma l’impressione che ne risulta è molto spirituale.

ph courtesy: Giuseppe Compare,
"Il ritrovo di Rob Shazar" art gallery
via Diaz, 26 82019
Sant'Agata De' Goti (BN)
tel +39 0823 717772
mob +39 339 1532484
About the 2 works here * le due opere raffigurate:
The green one * l'opera in verde: 41x32x19cm; mixed technique: paper, carton, glue, acetates, wire, acrylics, paints, electric ware * tecnica mista: carta, cartone, colla, acetati, fil di ferro, acrilici, vernici, materiale elettrico.
Country Kitchen from rubbish: 75x48x50 cm; same as above mixed technique * tecnica mista: come sopra

domenica 8 giugno 2008

Dollanatomy 04


She’s not a doll, even if her attitude is quite OOAK-ish. What you see here, is actually a valuable anatomic dummy. Exhibited in Turin. The occasion, a medical symposium about post-mortem body donation for the sake of science. And you? Would you donate yr body?
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Non è una bambola, anche se ha un atteggiamento un po’ da OOAK. Quello che qui vedete, è in realtà un pregevole modellino anatomico. In mostra a Torino. L’occasione, un simposio medico sulla donazione del corpo, dopo la morte, nell’interesse della scienza. E voi? Donereste il vostro corpo?

sabato 7 giugno 2008

Soft or morbid?

A reader sent to corriere.it this photo of a pin cushion, seen in Florence. Here's how it works: by placing yr pins in the doll’s soft body, you make a pierced St. Sebastian. It reads “for Italian dressmakers” but the reader adds: not only Italian. And we add: not only dressmakers. A little morbid?
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Una lettrice ha inviato al sito del Corriere della Sera qsta foto di un puntaspilli, visto a Firenze. Funziona così: tu punti gli spilli nel soffice corpo della bambola, e con ciò crei un S. Sebastiano trafitto. C’è scritto “per sarte italiane” ma la lettrice aggiunge: non solo italiane. E noi aggiungiamo: non solo sarte. Un po’ morboso?

ph Cristina Ragona, oggi su Italians
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