lunedì 27 settembre 2010

Donatella’s dolls


“I milanesi ammazzano al sabato” °° is a masterpiece crime-story written by Giorgio Scerbanenco in the late 60s. Donatella - Donatella Berzaghi - is the unfortunate, missing protagonist: blonde giant and beautiful in her body, a 10 yrs old girl in her mind, innocently but dangerously nymphomaniac in her behaviour, beloved pupil and sole reason for living to her widowed daddy, she still plays with her dolls. And her dolls all lined-up in her tidy room along with all those Disney characters hanging from the ceiling lamp, waiting for her who will never be back, are symbolically one of the sadest images in this compassionate sorrowful noir.
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“I milanesi ammazzano al sabato” è un poliziesco-capolavoro scritto da Giorgio Scerbanenco nei tardi anni ’60. Donatella - Donatella Berzaghi - è la sventurata protagonista che scompare: bionda gigantessa bellissima nel corpo, bambina di 10 anni nella mente, innocentemente ma pericolosamente ninfomane nel comportamento, pupilla adorata e unica ragione di vita del suo papà vedovo, lei gioca ancora con le bambole. Proprio le sue bambole e tutti quei personaggi Disney appesi al lampadario che aspettano nella sua linda cameretta un improbabile ritorno, sono per simbolo una delle immagini più tristi di qsto noir dolente, intriso di compassione.

°° i.e. “People from Milan kill on Saturdays”, I really ignore whether the book was officially translated into English

ph: Zavattieri

giovedì 23 settembre 2010

Print the Dot


Addendum to "Dot. Doll. WOW" post of a couple of days ago. Animators at the UK studio Aardman used a 3D printer to make 50 different versions of Dot, because she is too small to manipulate or bend like any other stop-motion animation characters. The figurine’s tiny features stretched the limit of the printer — any smaller and it would be hard to make distinct limbs. Each one was hand-painted by artists looking through a microscope.
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Addendum al post "Dot. Doll. WOW" di un paio di gg fa. Gli animatori dello studio britannico Aardman hanno usato una stampante 3D per realizzare 50 differenti versioni di Dot, troppo piccina per essere manipolata o piegata come qlsiasi altro personaggio da animazione stop-motion. I mini-connotati della figurina hanno sfidato i limiti della stampante – appena più piccoli, e sarebbe stata dura rendere distintamente gli arti. Ciascuna figurina è stata dipinta a mano al microscopio.

+ click x how was it done * come hanno fatto

martedì 21 settembre 2010

On her knees


I love metamorphoseis, and this is a wonderful one: an inflatable-doll-shoe by Israeli fashion designer Kobi Levi. It looks like a Barbie-legged pair of heeled peep-toe pumps, a sculpture made of ultra-fine leather, something between doll and object… plus a number of personal suggestions and implications. And exactly exploring the border between doll and object will be the theme for the next contest by our Doll Collectors’ Club Italia, taking place on November 28 in Calenzano, near Florence. Contest name: METAMORFOSI. Logo: see below. Rules and Regulations: coming soon on this blog and on Slideshare. Expectations: very vibrant!
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Amo le metamorfosi, e qsta è una meravigliosa: una scarpa-bambola-gonfiabile opera dello stilista israeliano Kobi Levi. Sembra un paio di décolletées spuntate e taccute ma con gambe di Barbie, una scultura di pelle finissima, qualcosa a metà tra bambola e oggetto… con in più numerose personali suggestioni ed implicazioni. Ed esattamente esplorare il confine tra bambola e oggetto sarà il tema del prossimo contest organizzato dal nostro Doll Collectors’ Club Italia, il 28 Novembre a Calenzano (FI). Nome del contest: METAMORFOSI. Logo: v. qui sotto. Regolamento: a breve su qsto blog e su Slideshare. Aspettative: vibranti!



Thx FBF!

lunedì 20 settembre 2010

Dot. Doll. Wow!


A kinda tiny (9 mm tall) Alice in need of a good sleep but threatened by a series of micro-macro dangers, is offering us a spectacular escape among fabrics buttons nails metal minutia, then a storm a flight till the genial ending. Dot, this is the movie title, taken in stop-motion using a mobile phone, captured viewers for the most various reasons. As for me, you might easily guess why.
Just view it.


Una specie di minuscola Alice (alta 9mm) bisognosa di un buon sonno ma minacciata da una serie di micro macro pericoli, ci offre una fuga spettacolare tra stoffe bottoni chiodi minuterie metalliche, poi una tempesta un volo fino al finale colpo di genio. Dot, qsto il titolo del filmato, realizzato in stop motion con un cellulare, ha catturato tantissimi spettatori per varie ragioni. Quanto a me, facile indovinare.
Basta vederlo.

Technical info: stop-motion movie created using CellScope technology and a Nokia N8, with its 12 megapixel photocamera featuring Carl Zeiss optics.
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Info tecniche: stop-motion movie creato usando tecnologia CellScope e un Nokia N8, con la sua fotocamera da 12 megapixel e ottica Carl Zeiss.

sabato 18 settembre 2010

Bullet show


The effect is quite a shocking one. Instead of a solo on the stage, this is the microinstant when a bullet destroys a little doll – in flying fragments - photographed by Jasper Nance (Flickr user nebarnix). She has a passion for bullet photography. “Most of these photos are taken with a special flash unit that uses a high voltage arc in air as the light source,” she explains. “The flash of light lasts only 500 nanoseconds!”
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L’effetto è alquanto scioccante. Invece di un assolo sulla scena, qsto è il microistante in un proiettile distrugge una bambolina – in frammenti volanti - fotografato da Jasper Nance (su Flickr, nebarnix). Lei ha la passione per la foto di proiettili. “La maggior parte di qste foto sono state prese con uno speciale flash che utilizza come fonte di luce un arco luminoso ad alto voltaggio”, spiega. “Il lampo di luce dura solo 500 nanosecondi!”.

Source: 16th September 2010 flavorwire viral

giovedì 16 settembre 2010

Bidonville imaginaire

You must look closer, and closer. As you won’t find a doll’s house, not even a bidonville doll’s house. In this work by Paola Risoli – an artist who is not new to this blog – a metal tank contains a small piece of urbanization. All made with proudly re-used material. All assembled with a frantic love maybe for the contemplation of an absence. With its weak light, not offending our enquiring look, it’s a sort of “bidonville imaginaire” where someone is not at home and our thoughts can wander.



Bisogna guardare da vicino, da più vicino. Perché non si troverà una casa di bambola, e tantomeno una casa di bambola da bidonville. In qst’opera di Paola Risoli – artista non nuova a qsto blog – un bidone di metallo contiene un pezzettino di urbanizzazione. Tutta fatta di materiali orgogliosamente ri-usati. Tutta assemblata con frenetico amore, forse per la contemplazione di un’assenza. Con la sua debole luce, che non offende il ns sguardo indagatore, è una specie di “bidonville immaginaria” dove qualcuno non è a casa e i ns pensieri possono vagabondare.

Now @ www.artekne.it

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Paola Risoli, 2010 – Agile/handle with care – metal tank, paper, glue, wire, acrylics, electric ware * Bidone di ferro, carta, colla fil di ferro, acrilici, materiale elettrico

Thx to Giuseppe Compare,
Galleria Il ritrovo di Rob Shazar
Via Diaz, 26
82019 Sant’Agata De’ Goti bn
shazar@virgilio.it - +39 0824 717772 – 339 1532484

martedì 14 settembre 2010

Kinda chorus line


August 1968: this is me and my sister Luisa with dolls and bears and various toys who had the status of Very Important in our life. Please notice an inflatable Susanna Tutta Panna, a couple of Teddy Bears (Pippo & Popi) as well as a couple of classical baby dolls (Monica and Marinabambola), PLUS my famous brunette bubblecut Barbie and Luisa’s blonde TNT Barbie (to us, simply Brunette Barbie and Blonde Barbie), holding a Penny doll (does anybody out there remember them? We had the blonde and the brunette as well) and a big orange plush rabbit, called Peppo. Here posing like a chorus line, our toys were one community despite their different dimensions, look, material, and supposed age!
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Agosto 1968: qste siamo io e mia sorella Luisa con bambole, orsacchiotti e vari giocattoli che godevano dello status di Molto Importante nella ns vita. Da notare una Susanna Tutta Panna gonfiabile, un paio di Teddy Bears (Pippo & Popi) come pure un paio di bambolotti (Monica e Marinabambola), PIU’ la mia famosa brunette bubblecut Barbie e la Barbie blonde TNT della Luisa (per noi, semplicemente Barbie Bruna e Barbie Bionda), con in braccio una Penny (ma qlcuno lì fuori se le ricorda? Noi ne avevamo una bruna e una bionda) e un coniglione di peluche arancione chiamato Peppo. Qui in posa come un corpo di ballo, i ns giochi erano un’unica comunità a dispetto delle differenze di dimensioni, aspetto, materiale ed età presunta!

Pic and scan by papà

lunedì 13 settembre 2010

Border of infancy


If you say they are hyperrealistic dolls, you’re deceiving yrself, as they are kids. Loretta Lux kids. With their eyes wide open, their unwashed and yet well combed or naturally curled hair, their unfashionable clothing… are they alive, are they breathing? Which innocence or cruelty inhabits their empty gaze? The photographer, now exhibiting at Galleria Carla Sozzani-10 Corso Como in Milan, mixes classical portrait culture and digital manipulation to reach a result whose fleeting border in the realm of dolls is maybe given by Reborn OOAKs - hyperrealistic infant dolls this time, no real kids.
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Dire che sono bambole ipperrealistiche equivale ad ingannarsi, perché sono bambini. I bambini di Loretta Lux. Coi loro occhioni belli aperti, i loro capelli poco lavati eppure ben pettinati o ricci naturali, i loro abiti fuori moda… sono vivi? Respirano? Quale innocenza o quale crudeltà abita i loro sguardi vuoti? La fotografa, ora in mostra a Milano alla Galleria Carla Sozzani-10 Corso Como, mescola cultura ritrattistica classica e manipolazione digitale per raggiungere un effetto il cui labile confine nel regno delle bambole è forse dato dalle OOAK Reborn – infanti iperrealistici stavolta, non bambini veri.

Thx Mum * grazie mamma!

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- Celebrity Erwin Olaf and the emerging Christian Tagliavini for perfect mood, silence, mise-en-scène
- Maria Gabriella Poggio Reborn dolls artist

domenica 12 settembre 2010

Stay Open!


A sensitive character from Chan Park’s (senti)mental world, Soo-ky also became a unique, entirely handmade doll in her box. Please, notice: a doll in her box, not a boxed doll! Because the box itself opens like a book and is decorated, lace-trimmed, quilted and embroidered … therefore true part of the doll’s fine paraphernalia including also the little bird representing her soul, a pair of laced boots, a little black dress, an umbrella and her bleeding heart. With this artefact, I have the impression that we go well over beyond the gift-set concept, far too commercial and serial. This is rather a metaphor of staying open to experiences, even if painful, and to love. So, keep that box open. Or contact Chan for more.
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Sensibile personaggio nato dal mondo (senti)mentale di Chan Park, Soo-ky è diventata anche una bambola nella sua scatola, unica e interamente fatta a mano. NB: una bambola nella sua scatola, non una bambola in scatola! Perché la scatola stessa si apre a libro ed è decorata, orlata di pizzo, trapunta e ricamata… perciò fa veramente parte del minuto corredo della bambola, comprendente anche l’uccellino che ne rappresenta l’anima, un paio di stivaletti coi lacci, un tubino nero, un ombrello e il suo cuore sanguinante. Con qsto manufatto, la mia impressione è che andiamo ben oltre il concetto di gift-set, troppo commerciale e seriale. Qsta è più una metafora del rimanere aperti alle esperienze, anche dolorose, e all’amore. Allora, tenete la scatola aperta. O contattate Chan per saperne e volerne di più.

venerdì 10 settembre 2010

Figure what!


What are these papier-maché items: [ ] dolls, [ ] puppets, [ ] statuettes? Put your [x], or don’t. Kinda totally new and irregular, at the same time kinda of already seen after the tradition of XVII century wooden dolls and much more, these stunning figurines are a bit of contemporary art by Sabina Feroci, young Tuscan visual artist soon exhibiting in Brescia. I find these works spectacularly graphical, very in the poetic mood for beautiful imperfection we tend to love in dolls like Blythe (big head) or Momoko (skinny and with jug-handle ears) or those ugly stuffed little monsters…

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Cosa sono qste cartapeste: [ ] bambole, [ ] marionette, [ ] statuine? Mettete la vs [x], o anche no. Qualcosa di totalmente nuovo e irregolare, al tempo stesso qualcosa di già visto nella tradizione delle bambole lignee del Seicento e non solo, qste sbalorditive figurine sono un esempio di arte contemporanea di Sabina Feroci, giovane visual artist toscana, presto in mostra a Brescia. Trovo qste opere spettacolarmente grafiche, molto nel mood poetico dell”imperfezione bellissima” che noi tendiamo ad amare in bambole come Blythe (con la sua testolona) o Momoko (magrissima e con le orecchie a sventola) o quei bruttissimi mostriciattoli di stoffa…



Soon exhibiting at * prossimamente in mostra presso:
Studio LB Contemporary Art - Via Musei, 83 - 25121 Brescia –
info@studiolb.eu - Tel. e Fax +39-030-46253
www.studiolb.eu - info@studiolb.eu

martedì 7 settembre 2010

Frosted Feel


Frosted B-day wishes, with a touch of dollyish irony maybe by, certainly from CM, a brilliant doll collector - he probably knows what I think of meringuish looks. I really appreciated!
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Auguri glassati di buon compleanno, con un tocco di ironia bambolare forse ad opera di (o cmq da parte di) CM, brillante doll collector - mi sa che lui sa cosa penso dei look meringati. Ho davvero apprezzato!

lunedì 6 settembre 2010

P.Q. (spell these letters)



I love humour, it’s so humanizing! Too many doll collectors and creators are taking themsellves too much seriously. Take this pic by Chan Park instead! Where we learn that even dolls can queue for…
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Amo l’humour, è così umanizzante! Troppi collezionisti e creatori di bambole si prendono troppo sul serio. Prendetevi invece qsta immagine di Chan Park! Dove impariamo che anche le bambole fanno la coda per…

venerdì 3 settembre 2010

Dollify your ex


Order a OOAK real doll in the perfect likeness of your ex. Be prepared to spend $18,000. Have wonderful sex with her/him. Things that happen… this time in Italy, as reported by the local edition of a major Italian newspaper. Beyond the curiosity of this OOAK order, beyond again the usual words about sexy dolls (the assortment features male, female and transgender models), sex-shops and contemporary sexual behaviour etc etc, I found this very interesting, and yet tragically cynical: the doll dealer defended his business saying the dolls he sells are a true relief for disabled people. True: disabled people have normal needs, sex included, but how many of those people could pay thousands of dollars and afford such a silent, rubbery and perfectly detailed mate?
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Ordina una bambola che somigli perfettamente al/alla tuo/a ex. Sii disponibile a pagarla € 15.000. Facci sesso a meraviglia. Cose che succedono… stavolta in Italia, come riporta l’edizione veneta di uno dei 2 maggiori quotidiani del ns paese. Oltre la curiosità di qsto ordine OOAK, al di là delle solite parole sulle bambole sexy (in assortimento ci sono modelli maschio, femmina, transgender), sui sex-shop e sui costumi sessuali contemporanei, è questo che ho trovato molto interessante, seppure tragicamente cinico: il rivenditore difendeva la propria attività dicendo che le bambole che tratta sono un vero sollievo per le persone disabili. Vero: le persone disabili hanno esigenze normali, sesso incluso, ma quante di queste persone potrebbero pagare migliaia di euro e permettersi un/a compagno/a così - silenzioso, di gomma e perfetto nei dettagli?

thx LR!
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