giovedì 24 maggio 2012

Contemporary idol(l)

This is the essence of collecting in a pop, extreme, desacrating interpretation: the Virgin Mary hybridized with a piece of My Little Ponies, meaning that the visual borders between different cults can be very subtle.
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Qsta è l'essenza del collezionismo in un'interpretazione pop, estrema, dissacrante: la Vergine Maria ibridata con un  esemplare di My Little Ponies, a significare che i confini visuali tra culti differenti possono essere molto sottili.

source: Elena Murtas, Teddy Balocchi

giovedì 10 maggio 2012

Join #tasteofcibvs at Taste of Milano 2012


Foodie dolls (and foodie doll collectors) would never miss a showcooking. Oh, This is just an excuse for me to invite you to Taste of Milano, a superevent about fine food and cooking - featuring stellar chefs, tastemakers and great food bloggers... The banner you see above, is in fact about 12 foodbloggers + 12 producers presenting a program of irresistible showcookings promoted by CibVs, named #tasteofcibvs and WAITING FOR YOU.


Le foodie dolls (e i doll collectors con la passione del cibo) mai si perderebbero uno showcooking. Oh, qsta è la scusa con cui vi invito a Taste of Milano, un superevento incentrato sul cibo e sull'alta cucina, che vede riuniti chef stellari/stellati, tastemakers, e grandi food blogger... e infatti il banner lì sopra riguarda 12 foodblogger + 12 produttori che presentano un programma di irresistibili showcooking promosso da CibVs, chiamato #tasteofcibvs, che VI ASPETTA per momenti di #purogodimento.

ph "What's in the pan?" by The Thinking Doll

mercoledì 9 maggio 2012

My MIA (Milan Image Art Fair) - II



This image by Angela Lo Priore - seen at MIA Fair and presented by Galleria Blanchaert - could steal its title from Patricia Cornwell’s “The body farm”. But it is not a factory where women are manufactured or recycled. Nor it’s a proper dummy or doll factory, despite the seriality of these bodies, faces, hairstyles and despite their anatomically retouched exterior kinda neutralising (or emphasizing? The same applies to many dolls, if you reflect) their sex appeal… This is a sort of onirical loft. And on a closer inspection, you’ll see these are real women. Seemingly identical, actually unique.
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Quest’immagine di Angela Lo Priore – vista a MIA Fair e presentata dalla Galleria Blanchaert – potrebbe rubare il titolo a “La fabbrica dei corpi” di Patricia Cornwell. Senonché, non si tratta di una fabbrica dove le donne vengono assemblate o riciclate. E nemmeno è una vera e propria fabbrica di manichini o di bambole, nonostante la serialità di questi corpi, facce, acconciature e a dispetto della loro anatomia esterna ritoccata a neutralizzare (o a enfatizzare? Lo stesso vale per molte bambole, a pensarci) il loro sex appeal. Qsto è una specie di loft onirico. E guardandole da vicino, vedrete che qste sono donne vere. In apparenza identiche, uniche in realtà.

Angela Lo Priore – Manichini Mannequins opera #2


domenica 6 maggio 2012

Guess what?

I like glass, its eternity. And I like dolls. These are doll's eyes but look like something else: fish eggs, microalgae, strange berries. Something jelly, something natural. Ad libitum.
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Mi piace il vetro, la sua eternità. E mi piacciono le bambole. Qsti sono occhi di bambola, ma sembrano altro: uova di pesce, micro-alghe, strane bacche - qlcosa di gelatinoso, robe naturali. Ad libitum.

sabato 5 maggio 2012

My MIA (Milan Image art Fair) - I

For the second time I visited MIA Fair, and I could go to the opening. Although not all is pure photography, there (I mean also installations and mixed media works are exhibited, and thematic books are a true feast), I had my dollcultural expectations to be fulfilled. And they did. I already knew Gabriele Corni’s series ADOPERABILI, at MIA curated by Galleria OltreDimore. “The dolls are reflections of our own needs” is the artist’s statement. But seen in real scale, these hyperreal images hypnotize the observer with their whiteness and their features. Every knows that dolls don’t have true genitalia (not even when they aare anatomically correct and accessorized sex dolls) and Corni’s dolls seemingly don’t as well. They are perfect and perturbing. The are dolls and objects and subjects.  

ADOPERABILI is also a fine art catalogue, published by www.oltredimore.it
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Per la seconda volta ho visitato MIA Fair, andando all’inaugurazione. Benché non tutto lì dentro sia pura fotografia (i.e. anche istallazioni e opere in materiali misti sono esposti, e poi ci sono i libri tematici che sono una festa), avevo le mie attese dollculturali da soddisfare. Così è stato. Conoscevo già la serie ADOPERABILI di Gabriele Corni, al MIA curata dalla Galleria OltreDimore. “La bambole sono l’immagine riflessa delle esigenze di chi sta dall’altra parte”, afferma l’artista. Ma viste dal vero, queste immagini iperreali ipnotizzano l’osservatore col loro candore e i loro tratti. Le bambole, si sa, non possiedono veri genitali (neanche quando sono sex dolls anatomically correct and super-accessoriate) e a quanto sembra nemmeno le bambole di Gabriele Corni. Sono perfette e perturbanti. Sono bambole e oggetti e soggetti.

ADOPERABILI è anche un catalogo d’arte, edito da www.oltredimore.it

Stay tuned for my next MIA Fair posts… * altri MIA fair post in arrivo…
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