Coming to it with guilty delay. The second Italian Doll Convention (friends say IDC) has been a success and a doll collector’s paradise, covering all possible kinds and eras of fashion dolls. But the most surprising new entry has been IMO a little series of handmade fragile BJDs called Strawberryjdolls and designed, crafted, painted and dressed by Veronica Menna, young doll artist with a fine arts background. Moulded in majolica or in resin, round head, stylized features finished with touches of paint, long and idol-like body with an unexpectedly curvy derrière, thin arms and legs, these dolls wear wigs and simple dresses in a vaguely 30s-40s mood. But their uniqueness is in being sexy without being suggestive. They have a future in seducing very discriminating collectors. And, I wonder, they must have a secret - or the secret is never revealing too much.
Ci arrivo con
colpevole ritardo. La seconda Italian Doll Convention (per gli amici, IDC) è
stata un successo e un paradiso del doll collector, che copriva tutti i generi
e le epoche di fashion dolls. Ma la new entry secondo me più sorprendente è
stata una piccola serie di fragili BJD fatte a mano chiamate Strawberryjdolls progettate,
realizzate, dipinte e vestite da Veronica Menna, giovane dol artist con formazione di Belle Arti. Modellate in maiolica o in resina, teste rotonde,
tratti stilizzati rifiniti da tocchi di colore, corpo allungato da idoletto con
un inaspettato derrière pienotto, braccia e gambe sottili, queste bambole
indossano parrucche e vestiti semplici vagamente anni ’30-40. Ma la loro unicità
sta nell’essere sexy senza essere sfacciate. Hanno un futuro nel sedurre collezionisti molto esigenti. E, mi chiedo, devono avere un segreto - o il
segreto è mai rivelare troppo.
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