martedì 28 giugno 2011

Go with frengo


Among the many intentions of posting left behind in this too busy period there is one about frengo dolls, or maybe creatures or better toys, discovered at MI-Japan event last May. They are kinda textile OOAK, individually made, and not exactly dolls, although each one has a name and a peculiar look. Alessandra Paglialonga, who is the person behind it all, art designer in her professional life, seems to suggest that frengo items are states of mind to play with. I don’t even know if the imperative is “Collect them all!” but I don’t think so, because it’s more likely that each one choose a favourite frengo to keep - all colorful, or total black instead.


Tra le tante intenzioni di post lasciate indietro in questo periodo troppo pieno, ce n’è una sulle bambole frengo - o forse creature o meglio toys – che ho scoperto all’evento MI-Japan lo scorso maggio. Sono una specie di OOAK tessile, e non esattamente delle bambole, sebbene ciascuna abbia un nome e un look particolare. Alessandra Paglialonga, che è la persona dietro a tutto ciò, art designer nella vita professionale, sembra suggerire che qsti frengo sono degli stati d’animo con cui giocare. Non so nemmeno se l’imperativo sia “”Collezionali tutti!” ma non credo, perché è molto più probabile che ciascuno scelga il frengo preferito come cosa da tenere/cui tenere – in versione molto colorata o al contrario, total black.

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