giovedì 16 dicembre 2010

Shall we doll-dance?


A doll is never tired. Same thing, a robot. Combining the Asian paradigm of a dollyish, smooth beauty and a number of robotic performances on steel legs, Japan's Advanced Industrial Science and Technology created a beautiful dolliful robotiful robotdolldancer prototype named HRP-4C. Just don’t call her “Dancing Doll” if you don’t want to offend Barbie’s vintage outfit bearing the same name. Ages ago, it came with a mini record-player and fake vinyl records.


Una bambola non è mai stanca. Idem un robot. Combinando il paradigma asiatico di una bellezza bambolare e levigata con un buon numero di robotiche performance su gambe d’acciaio, la giapponese Japan's Advanced Industrial Science and Technology ha creato un bellissimo dollissimo robotissimo prototipo bambol-danzante chiamato HRP-4C. Basta non chiamarlo “Dancing Doll” per non offendere l’omonimo vestito vintage di Barbie, venduto col suo mini-giradischi e finti dischi di vinile.


Ph: Yoshikazu Tsuno/AFP/Getty Images

2 commenti:

Anonimo ha detto...

chissà se questa tecnologia potrà essere impiegata per creare delle protesi o, di più, dei replicanti.....

Doll Cult-ure ha detto...

Vero! Secondo me qllo delle protesi è un universo interessantissimo (anche se con cinismo ricordo: quanto remunerativo?) che potrebbe migliorare la vita di una buona parte dell'umanità. Sono più emotivamente coivolta dalle protesi che dai replicanti.

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