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domenica 23 ottobre 2011

Des jouets et des hommes


Save the date, you lucky ones dropping by Paris and don’t miss:

Des jouets et des hommes
Paris, Grand Palais, Galeries nationales
September 14, 2011 – January 23, 2012


From the official presentation:
“A thousand toys from Antiquity to the present day, all in one exhibition! Nothing of such scope has ever been attempted before: antique dolls, royal dolls, Barbie dolls, trains, planes, boats, bears of all sorts, astonishingly lifelike clockwork toys, warlike videogames, lead soldiers and plastic figurines, flying saucers, Noah’s arks and even Father Christmas in an aeroplane.”
So now I wonder: Is this a sign of attention to the toycultural aspects of life we could ever expect to see in an Italian museum? I don’t know. We have thematic museums as the one in Angera all about dolls. Or we have private collections more or less temporarily exhibited to a public audience. I think however that the doll and toys collectors’ community could also be more focused on sharing culture, i.o. simply meeting for selling and networking… and I know I’m not alone with this sentiment.
*
Segnatevi la data, fortunelli che passate da Parigi, e non perdetevi:

Des jouets et des hommes
Parigi, Grand Palais, Galeries nationales
14 settembre 2011 – 23 gennaio 2012


Dalla presentazione ufficiale:
“Mille giocattoli dall’Antichità ad oggi, tutti in una sola mostra. Niente di simile è mai stato tentato prima d’ora: bambole antiche, bambole principesche, Barbie, trenini, aeroplani, navi, orsacchiotti di ogni tipo, automi simili ad esseri viventi, videogames di guerra, soldatini di piombo e di plastica, dischi volanti, arche di Noè e perfino un Babbo Natale in aereo.”
Perciò allora mi chiedo: è qsto un segno di attenzione agli aspetti… giocattologici della vita che potremmo aspettarci di vedere in un museo italiano? Non lo so. Abbiamo musei tematici come qllo di Angera, incentrato sulle bambole. O abbiamo collezioni private più o meno temporaneamente proposte al pubblico. Io penso però che la community di collezionisti di bambole e giocattoli potrebbe anche essere più focalizzata sulla condivisione culturale, anziché solo sul fare incontri per vendere e conoscersi… e so di non essere la sola con questo sentimento.

Presentation/presentazione (in French, switchable to English/in francese, o in inglese

poster: Création Pierrick Sorin
© Les Arts Décoratifs, Droits Réservés - Graphisme Dame Loky

thx Azzurra!

sabato 3 luglio 2010

Co-creating collections


Co-creating (= creating together) is also interestingly performed in fashion dolls world. Even more interestingly, when the creator or manufacturer interacts with some of his most influential fans to basically hand-produce sthg new in a very limited edition. It is exactly the case with Fashion Doll Agency’s Kaori “Indigo”: the original French doll by Nunzio Carbone has been given an outfit featuring leggings and hand-knitted sweater by Emma Gilardi + bag and belt by Madcix. So, not an industrial process to maximize profits, but rather an experience to liaise different roles in the collectors’ community.
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La co-creazione (= creare insieme) è praticata in modo interessante anche nel mondo delle fashion doll. Ancor più interessante, quando il creatore o produttore interagisce con alcuni dei suoi fan più influenti per realizzare praticamente a mano qlcosa di nuovo in un’edizione molto limitata. È proprio il caso dell’ultima nata di Fashion Doll Agency, Kaori “Indigo”: la bambola originale di Nunzio Carbone è stata vestita e accessoriata con maglioncino fatto a mano e leggings di Emma Gilardi + borsa e cintura di Madcix. Non un processo industriale per massimizzare i profitti, ma più che altro un’esperienza di legame tra diversi ruoli nella community dei collezionisti.

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