domenica 28 dicembre 2008

Netsuke on the Net

Netsuke is a Japanese word, and a beautiful object, heritage of the Edo period (1615-1868). It means the counterweight matching the purse worn over the masculine kimono - in absence of bags or pockets whatsoever. Wonderful netsukes are exhibited/treasured in many museums worldwide and I happened to see a number of them 2 days ago here in Milan at Museo Poldi Pezzoli. One of those, gently carved in ivory, is really emblematic. Look at it. It’s not a doll. It’s a so-called “woman of the doctor” used to avoid a direct contact when seeing a doctor, by locating and indicating the health problem ON THE DOLL, NOT ON THE WOMAN’S BODY.
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Netsuke è una parola giapponese, e un magnifico oggetto, eredità del periodo Edo (1615-1868). Denota il contrappeso della saccoccia che si portava sopra il kimono maschile - in assenza di borse o tasche di qualsiasi tipo. Meravigliosi netsuke sono esibiti/custoditi in molti musei nel mondo e mi è capitato di vederne un bel po’ qui a Milano 2 gg fa, al Museo Poldi Pezzoli. Uno di essi, delicatamente scolpito in avorio, è davvero emblematico. Guardatelo. Non è mica una bambola. È una cosiddetta “donna-del-dottore”, usata durante le visite mediche per evitare il contatto diretto, indicando il problema di salute SULLA BAMBOLA, NON SUL CORPO DELLA DONNA.

sabato 27 dicembre 2008

Literally “out of the frame”




“What’s out of the frame?” wondered Elviradoll when choosing a work by Arman as her inspiration for creating a doll to enter the recent Doll Collectors’ Club Italia contest. “Out of the frame, there must be a painter, his colours, his palette and his brushes. But I will make this painter a beautiful woman with colours in her head and curls and a breathtaking short dress… As I want to amaze everybody”. Said and done. This doll won the 1st prize by public vote. And I liked very much the fact that Elviradoll interpreted the contest theme in such an original way. She literally imagined being in front of the finished painting, in a room where the painter...
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“Cosa c’è fuori dalla cornice?” dev’essersi chiesta Elviradoll scegliendo un’opera di Arman come ispirazione per partecipare al recente contest di Doll Collectors’ Club Italia, intitolato appunto “out of the frame = fuori dalla cornice”. E la risposta “fuori dalla cornice dev’esserci un pittore, i suoi colori, la tavolozza e i pannelli. Ma voglio fare che il pittore sia una donna bellissima con colori in testa, riccioli, e un abitino corto da togliere il fiato… perché voglio stupirli tutti”. Detto, fatto. Questa bambola ha vinto il 1° premio grazie al voto del pubblico. E mi è molto piaciuto come Elviradoll ha interpretato il tema del contest: in modo originale. Lei si è letteralmente posta di fronte al dipinto finito, in una stanza dove il pittore/pittrice…

+ > www.elviradoll.com + forum http://barbie.creations.forumfree.net/

mercoledì 24 dicembre 2008

Collecting doll collectors’ greetings











Dollyful greetings - among which, those from (in some cases also by) Charlye & Teddy, Daneel, Emma, Rieko, Chan Park… thank you!
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Bambolauguri - tra cui qlli di (e in taluni casi anche creati da) Charlye & Teddy, Daneel, Emma, Rieko, Chan Park… grazie!

domenica 21 dicembre 2008

Don’t call her a doll

Eva, the first Fornarina doll. She’s not a doll. She’s a pop toy, a whimsical gadget. Too much a statuette for doll collectors. Non-poseable, non changeable, intended to appeal to fashion victims of La Fornarina brand, will che conquer them? I spotted her showcased 2 eve…nings ago. She’s a sort of aggressive angel, looking like a dissolute Barbie. I like the concept of Eva… the first doll. All in all interesting, but I wouldn’t call her a doll.
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Eva, the first Fornarina doll. Non è una bambola. È un pop toy, un gadget capriccioso. Troppo statuetta per piacere ai doll collectors. Non posabile, coi vestiti scolpiti addosso, fatta per ammiccare alle fashion victims del marchio La Fornarina, riuscirà nella loro conquista? L’ho vista in vetrina 2 sere fa. È una specie di angelo aggressivo, con un’aria da Barbie viziosa. Mi piace il concetto di Eva… la prima bambola. Interessante, ma non la direi una bambola.

sabato 20 dicembre 2008

A wish a doll, a doll a wish!


Doll collectors friends are sending me their greetings e-cards. They are playful and ironic, or playful and tender. See the overweight Santa from Can Can (new store! Via de Amicis 7, Milan) who probably wishes a more slender body, or Momoko from/by Pami, maybe wishing… something sweet. Not necessarily food.
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Amici doll collectors mi mandano i loro auguri virtuali con cartoline giocose e ironiche, o giocose e tenere. Come il Babbo Natale soprappeso da Can Can (negozio nuovo! Via de Amicis 7, Milano) che mi sa vorrebbe una figura più snella, o Momoko da/di Pami, che forse vuole… qualcosa di dolce. Non necessariamente cibo.

+ > http://www.coffeecakedolls.com/

mercoledì 17 dicembre 2008

Heartquakes? ;-)


“Io sono qui” = “I’m here”, its title. An art exhibition here in Milan featuring Chan Park’s works on theme of lost (and found? Don’t know, I might LYK) heart. Be there and get a temporary tattoo!
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“Io sono qui”, s’intitola: una mostra d’arte con lavori di Chan Park sul tema del cuore perduto (e ritrovato? Non so, vi saprò dire). Siateci anche voi, e fatevi fare un temporary tattoo!

sabato 13 dicembre 2008

Partnerware

Designed by Canadian geek Le Trung to make her the perfect mate, Aiko can do and/or mimic a lot of things including cleaning, dusting, reading. Sex is, if requested, a program upgrade. Her name, Aiko, is derived from the combination of the word "Ai" love and "ko" child. Despite her smooth look (and the imperfection of those electric wires visible on her back in photo), Aiko is an hardware. With a sotfware. A partnerware.
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Progettata dallo smanettone canadese Le Trung per farne la ragazza perfetta, Aiko sa compiere/o imitare una quantità di azioni come pulire, spolverare, leggere. L'utilizzo sessuale è, se richiesto, un upgrade del programma. Il suo nome, Aiko, deriva dalla combinazione di “Ai” amore e “ko” bimba”. Nonostante l’aspetto delicato (e l'imperfezione dei fili elettrici che le spuntano da dietro), Aiko è un hardware. Con un software. Un partnerware.

Thx LR for suggesting me this hint* per avermi suggerito qsto spunto

venerdì 12 dicembre 2008

A Momoko moment

My Momoko waiting for what, in Calenzano last Sunday? In a moment of private melancholy or malice, who knows.
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La mia Momoko in attesa di cosa, domenica scorsa a Calenzano? Un momento tutto suo di mestizia o di malizia, chissà.

Ph by Daneel. Grazieeeee!

lunedì 8 dicembre 2008

back from "out of the frame"




“The Scream” by E. Munch in an unexpected doll version - an emblematic entry from the contest held yesterday in Calenzano, Florence. As organizer, I’m proud of how the event is evolving. More soon. Promised. Something already here (Topocri2000 on flickr): http://www.flickr.com/photos/topocri/sets/72157610907788122/
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“L’urlo” di E. Munch in un’inattesa versione bambolare - un’emblematica opera in concorso ieri a Calenzano. Come organizzatore, sono contenta/orgogliosa di come l’evento evolve. Riprenderò l’argomento. Promesso. Ma qualcosa è già qui (Topocri2000 su flickr): http://www.flickr.com/photos/topocri/sets/72157610907788122/

award-winning dollwork by Catia Destro

giovedì 4 dicembre 2008

martedì 2 dicembre 2008

C U next Sunday!


Save the date: next Sunday, December 7th. Join us at Hotel Delta Florence, Calenzano, (Florence) Italy, and take part to “out of the frame” doll convention by Doll Collectors’ Club Italia and to Borsa Scambio del Giocattolo e del Modellismo. This is the location, and here’s how to get there >
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Tenetevi liberi domenica prossima, 7 dicembre. Venite all’Hotel Delta Florence a Calenzano (FI): troverete “out of the frame” doll convention organizzata da Doll Collectors’ Club Italia e Borsa Scambio del Giocattolo e del Modellismo. Questo qui sopra è il posto, e come arrivarci >

domenica 30 novembre 2008

3 VS 3

An abundant century between these 2 doll sets. You see 3 very played with, tiny baby porcelain dolls showing a reduced variety of limb articulations AND another triplette – to view it, click here – which is much more wide-eyed and articulated, compared in their proportions. Nostalgic, anyone?
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Un secolo abbondante intercorre tra le 2 triplette di bambole. Si vedono 3 neonatini di porcellana, molto giocati, con una ridotta varietà di articolazioni E un’altra tripletta di bamboline piccole - per vederla, cliccate qui – dai grandi occhi e molto articolata, allineate per un confronto di proporzioni. Qualcuno ha nostalgia di qualcosa?

Thx Azzurra for reporting me Lori Dennis' deviantART http://lorivintage55stock.deviantart.com/gallery/#Objects-Stock

giovedì 27 novembre 2008

A cover to discover… Doll News #51


And this is for all of you, Doll Collectors’ Club Italia members, to anticipate the pleasure of receiving the newest Doll News issue, online or in yr hands, around December 7th, when we’ll meet in Calenzano, Florence. (want to subscrive? pls email me)
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E qsta è un’anticipazione per voi, soci Doll Collectors’ Club Italia, nell’attesa di ricevere il nuovo numero della vostra Doll News, online o nelle vostre mani, intorno al 7 Dicembre, quando ci troveremo a Calenzano (FI). (volete iscrivervi? scrivetemi, grazie!)

lunedì 24 novembre 2008

Adopting and adapting


Do you remember Cabbage Patch Kids dolls in the 80s? Due to the lack of a real birth, owing a doll was (in that case) and still is somehow an adoption experience. But adopting a baby? Does it risk to be a sort of à la carte whim - like choosing a praline? seems to suggest this work by native Australian artist Destiny Deacon.
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Vi ricordate I bimboli del campo incantato negli anni 80? Mancando di una vera nascita, possedere una bambola era (allora) ed è ancora una sorta di esperienza di adozione. Ma adottare un bambino? Rischia di essere una capriccio à la carte, tipo scegliere una pralina, sembra suggerire quest’opera dell’artista aborigena Destiny Deacon.

+ > by the same artist, other works featuring dolls * della stessa artista, altre opere con bambole http://www.roslynoxley9.com.au/artists/2/Destiny_Deacon/116/

Artist’s profile in English
http://www.roslynoxley9.com.au/artists/2/Destiny_Deacon/profile/

Profilo dell’artista in italiano
http://guide.supereva.it/bambole/interventi/2008/11/destiny-deacon-bambole-per-riflettere

domenica 23 novembre 2008

Chains & Dolls


A dollicle, dollyful, dollish keychain by Exté. And an emblematic, punching pic (thx Azzurra) by Destiny Deacon about symbolic chains.
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Un bambolico, bambolissimo, bamboloso portachiavi di Exté. E sotto, un’emblematica immagine (grazie Azzurra), colpisce come un pugno, di Destiny Deacon a proposito di catene simboliche.

mercoledì 19 novembre 2008

“Doll attack” against abortion

In Sicily today, bleeding dolls in pieces and packed with animal trimmings were sent to the offices of 2 newspapers as an anti-abortion memento. The authors of this initiative have been denounced. Beyond that, what interests to me here is the still remarkable communication power of a doll. Per se a neutral thing, it is frequently charged with oversignificance. But I don’t like when it is spent as a violent message.
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Oggi in Sicilia bambole insanguinate fatte a pezzi e incellofanate insieme a frattaglie di animali sono state spedite alle redazioni di due giornali come una provocazione anti-aborto. Gli autori del gesto sono stati denunciati. Al di là del fatto, ciò che m’interessa qui, è ancora il potere comunicativo della bambola. Di per sé oggetto neutrale, è spesso caricata di sovrasignificati. Ma non mi piace quando è utilizzata come un messaggio violento.

domenica 16 novembre 2008

I Blyke her!

By Otto Kinder on Blyogue magazine latest cover, an hommage to Doll Collectors’ Club Italia next convention near Florence. Blyogue "magazine" is obviously about Blythe, and no wonder: Blythe, one of the most popular dolls among creative people, tends to mimic and mirror all that’s mediatic. Model: Irma (you know, every Blythe doll has a personal name which is an indispensable part of her uniqueness).
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Da Otto Kinder sull’ultima copertina di Blyogue, un omaggio alla prossima convention Doll Collectors’ Club Italia vicino a Firenze. Blyogue è una "rivista" che ovviamente parla di Blythe, e non c’è da stupirsi: Blythe, una delle bambola più amate dai creativi, tende ad imitare e rispecchiare tutto quanto è mediatico. Modella: Irma (perché sapete, ogni Blythe ha un nome personale che è parte indispensabile della sua unicità).

+ > http://www.flickr.com/search/?q=blyogue&page=2

Being possessive?


When I was 6, I dreamt of owing a doll with the very same features of the 10 yrs old guy I liked (who presumably didn’t even notice me): an illusory 1:6 scale situation as the one well depicted in this photo, found online in a collection called “damn cool pics”.
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A 6 anni sognavo di possedere una bambola uguale identica ad un bambino di 10 anni che mi piaceva (e che, mi sa, nemmeno mi vedeva): una situazione illusoria in scala 1:6 come qlla ben descritta da qsta foto, trovata online in una raccolta chiamata “damn cool pics”.

venerdì 14 novembre 2008

Real eyes/rear eyes


To me this Blythe pic, found on flickr, is simply genial with its unexpected look. My congrats to Loogie, the author (he/she?). Look at the holes on the doll’s nape - another pair of winking, insect eyes.
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Per me qst’immagine di Blythe, trovata su flickr, è semplicemente geniale con suo aspetto inatteso. I miei complimenti a Loogie, l’autore/trice. Guardate i 2 buchi sulla nuca della bambola: un altro paio di occhietti come d'insetto.

giovedì 13 novembre 2008

Something theatrical!


... on stage in these very days in Rome!
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... in scena proprio in qsti giorni a Roma!
Images courtesy of Antonella Dell'Ariccia, author and actress

Luminous portraits



From “Paratissima 2008”, a contemporary art exhibition in Turin. Look at this artwork photographed by my blogger friend Moviem@tica attending the event. The main color is pink! And the graphic style to portray these luminous Islamic young women is very reminiscent of Barbie graphics in the late ‘60s/early 70s – yes, Barbie, a doll they may hate. Or maybe not?! And look at the Muslim doll portrayed here. Pink as well, she’s a sort of anti-Barbie all about modesty, her name is Razanne and she’s very popular, too. What do you say: can a doll still convey values and virtues?
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Da “Paratissima 2008”, una mostra di arte contemporanea a TO. Date un’occhiata a qsto lavoro fotografato dalla mia amica blogger Moviem@tica che era lì presente. Rosa è il colore principale. E lo stile usato per ritrarre qste luminose ragazze islamiche ricorda molto la grafica di Barbie dei tardi anni ‘60/primi ’70 – sì, Barbie, una bambola che potrebbero odiare. O magari no?! E guardate la bambola mussulmana qui ritratta. Anche lei rosa, è una specie di anti-Barbie, sotto il segno della modestia. Si chiama Razanne, è molto popolare. Che ne dite: può una bambola veicolare ancora valori e virtù?

martedì 11 novembre 2008

Morbid Antoinette

Je ne connais pas la poupée/I don’t know the doll, but I recognize the superb mise-en-scène. Something morbid or mysterious or meticulous is surrounding most BJDs. I guess something connected with their extreme, docile poseability.
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Je ne connais pas la poupée/non conosco la bambola, ma riconosco la superba mise-en-scène. Qualcosa di morboso, misterioso o meticoloso circonda la maggior parte delle BJD. Mi sa di qualcosa connesso con la loro estrema, docile posabilità.

+ > http://myonlychild.deviantart.com/gallery/ , reported by * segnalata da Azzurra

domenica 9 novembre 2008

Made to measure

Momoko loves reading. But when the book is about dolls, the “lupus in fabula” effect is guaranteed!
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Momoko adora leggere. Ma quando il libro parla di bambole, l’effetto “lupus in fabula” è garantito!

ph by Doll Cult-ure, Momoko's T-shirt by Pami


sabato 8 novembre 2008

A doll can

And I mean both things: her potential, and being printed on a tin can!
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Il titolo di qsto post e il conseguente gioco di parole non sono direttamente traducibili in italiano, data l’ambiguità tra “can”, voce del verbo che significa “potere” e “can” = "lattina". Però potrei dire, cogliendo più o meno entrambi i sensi, che la bambola ha una faccia di tolla!

Image by, and used as label on * immagine di e cusata come segna-pagina da
http://www.gaialight.com/

mercoledì 5 novembre 2008

The news of the day


… in baby boy doll version - from a random googling.
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… in versione bambolotto - googlando senza meta.

domenica 2 novembre 2008

Archi-maison


This is a designer carton dollhouse, and it’s very graphical, ecological, creative, folding away, featuring a (separately sold) rich assortment of carton furniture and décor elements. Just one doubt: for small 3-D dolls, or paper dolls?
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Questa è una casa per bambole fatta di cartone progettata da un designer ed è molto grafica, ecologica, creativa, ripiegabile, con un ricco assortimento di mobili e complementi (venduti a parte). Solo un dubbio: per bambole-bambole o per paper dolls?
Ecological cardboard, 100% pulp, comes from certified PEFC et FSC forest.
Made in France
+ > www.cartonchic.fr

sabato 1 novembre 2008

No brain, or brain drain?

Now she’s graduated. Next step: a PhD (yes, where?) or a career as a model? Warm wishes to all those who have to do with university, nowadays.
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Adesso è laureata. Prossima mossa: un dottorato (sì, dove?) o una carriera di modella? Calorosi auguri a chi ha a che fare con l’università. Di qsti tempi.

(Thx Dona, for giving me this Barbie "Graduation 2008"!)

giovedì 30 ottobre 2008

A curvy, sparkling enterprise


Italian dollcreative duo Artist Creations has jumped into a co-marketing initiative, as they designed a curvy and sexy fashion doll resembling actress and entrepreneur Valeria Marini in her typical lingerie dress to promote a new fashion line in 2009. Interestingly, a doll is still a convincing vehicle to market something else - and not viceversa, at least in this case.
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Il duo dollcreativo italiano Arstist Creations ha fatto un salto nel co-marketing, realizzando una curvacea e sexy bambola in tutto simile all’attrice-imprenditrice Valeria Marini nel suo tipico abito sottoveste, per promuovere una nuova linea di moda nel 2009. Interessante che una bambola sia ancora sentita come un veicolo convincente per commercializzare qualcos’altro – e non viceversa, almeno stavolta.

“Diamonds doll” ph courtesy: Artist Creations

mercoledì 29 ottobre 2008

Exorcizing one’s nightmares


Both images are in theme: Emma Gilardi’s terrified Blythe with a monster in her hand; the Iraqi little girl with her incongruously blonde and western doll, maybe w/out prejudice.
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Entrambe le immagini sono in tema: la Blythe atterrita di Emma Gilardi con un mostricciatolo in mano; la bambina irachena con la sua bambola incongruamente bionda e occidentale, magari senza pregiudizi.

martedì 28 ottobre 2008

Like dolls?


So fake, so real, so true.
(click the pic for exhibition details)
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Così false, così vere, così sincere.
(click sull'immagine per coordinate mostra)

domenica 26 ottobre 2008

Can you can everything?


Collected, canned, decorated with a mixed technique, composed in a gallery by Italomerican maybe-pop-artist gaialight... among icons, myths & monsters, I spotted a couple of Barbie dolls - in (I had to expect it) lesbian mode, I presume.
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Raccolte, messe "in lattina", decorate con tecnica mista e composte in una galleria dall’artista forse-pop italoamericana gaialight... tra icone, miti e mostri, ho scorto due Barbie – in (dovevo immaginarmelo) chiave saffica, presumo.

Appeared yesterday as cover or Italian weekly magazine “IO donna” * copertina di ieri di “IO donna”
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