mercoledì 15 maggio 2013

Blogger Contest Snello Blind Box 01- and dolls?


Being involved in digital communication and social media engagement is sometimes a serendipitous thing. There is a Food Blogger Contest called Snello Blind Box awaiting in a few days, and it's seeing 4 ladies contestants (all of them, great communicators in the cooking and foodie community) who will receive a different Blind Box each of mystery ingredients, one of which will be a "Snello" product by Rovagnati. The Ladies will create an exclusive recipe in 30 minutes, which will be tasted voted and rewarded by a panel of experts, while a number of other influencers will tell the story online in their different styles, using the official hashtag #snellobb01. Now the fact is, my dolls learnt the news. They are trying to tell me they want to apply and cook for the contest, too. That's it!


Lavorare nella comunicazione digitale e inventare occasioni di coinvolgimento sui social media a volte implica un po' di serendipity (quando cerchi una cosa e ne scopri un'altra, inaspettata). C'è dunque a giorni un Contest di Food Blogger chiamato Snello Blind Box e riunirà 4 Signore concorrenti (tutte grandi comunicatrici nel campo della cucina e nell'ambiente foodie), che riceveranno ciascuna una Blind Box di ingredienti misteriosi. Uno degli ingredienti sarà un prodotto della linea Snello Gusto e Benessere Rovagnati e loro dovranno da lì creare una ricetta esclusiva in 30 minuti. Questa sarà assaggiata, votata e premiata da un panel di esperti, mentre un bel numero di altri influencer racconteranno la storia online col loro stile e con l'hashtag ufficiale #snellobb01. Ora il fatto è che anche le mie bambole sono venute a saperlo. E stanno tentando di dirmi che vogliono candidarsi e cucinare al contest anche loro. Ecco.

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more about the contest/maggiori info sul contest:
www.mondosnello.it, Facebook page MondoSnello, @MondoSnello

about the contestants/maggiori info sulle concorrenti:
Francesca D'Orazio Buonerba aka www.erbapepe.com
Maria Greco Naccarato aka www.kitcheninthecity.it
Annamaria Pellegrino aka www.lacucinadiqb.com
Doriana Tucci aka www.lasignoradeifornelli.it

 

mercoledì 8 maggio 2013

A doll is a doll

Infographics are kinda illustrated articles - brilliant, colorful, meaningful. This one features an overexposed topic: Barbie body compared to human measures (and fears). Co.create’s Joe Berkowitz assumes that Barbie is a bastion of girlhood aspiration, and argues therefore how dangerous her proportions are in a teenager ‘s perspective. But he says something obvious. And a bit looks like understimating girls’ discernment.

It is obvious that no real woman could exist with such a disproportioned head and such spider legs and tiny feet and thin waist and gravity-defying boobs. We all know it. A doll is a doll. So let’s have and keep the absurd, as it’s a doll. Let her be beautiful, because it’s a doll. Let me use “it’s”, not “she’s” - it’s just a doll.
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Le infografiche sono come degli articoli illustrati – brillanti, a colori, eloquenti. Qsta rappresenta un argomento sovraesposto: il corpo di Barbie a confronto con le misure (e le paure) umane. Joe Berkowitz scrive su Co.create presupponendo che Barbie sia “un baluardo delle aspirazioni adolescenziali femminili” e argomenta pertanto quanto siano pericolose le sue proporzioni dal punto di vista di un/una teenager. Ma dice cose ovvie. E anzi, sembra un po’ sottostimare l’intelligenza delle ragazze.

Ovvio che nessuna donna reale potrebbe esistere con una testa così sproporzionata e gambe del genere come zampe di ragno e piedini minuscoli e vitino e tette che sfidano la forza di gravità. Lo sappiamo tutt*. Una bambola è una bambola. Allora teniamoci l’assurdo, tanto è una bambola. Lasciamo che sia bellissima, perché è una bambola. E fatemi usare un neutro anziche un “femminile “lei” - è solo una bambola.
 
Thx Azzurra!

lunedì 6 maggio 2013

WPP 2013 with dollcultural eyes



I don’t miss World Press Photo’s touring exhibition when it appears in Milan at Galleria Carla Sozzani, Corso Como 10. Due to the nature of the contest – photojournalism -, images are news, conveying impactful shocking punching awesome relevance. War and blood and violence are predominant. But unexpected dollcultural moments can be seen even there. Every year I visit WPP with doll-seeking eyes and here is what I reported from 2013 edition.

By Majid Saeedi, a Barbie in crocheted gown.
Life in War
13 April 2010
Kandahar, Afghanistan
Workers learn how to embroider and make clothes for dolls, at a workshop in Kandahar run by an NGO that aims to help local women empower themselves.

By Ilona Szwarc, an American Girl doll in a girl’s arms.
Kayla
19 February 2012
Boston, Massachusetts, USA
Kayla stands with her American Girl doll, in front of a portrait of her ancestors at home in Boston.
The dolls come in a range of different ‘characters’, with varying skin tones and hairstyles, that customers can choose from.

By Ali Kufti, a doll-headed monkey.
Mimin
05 December 2012
Solo, Indonesia
A long-tailed macaque, wearing patchwork clothing and a doll’s head, performs in Solo, Central Java. The monkeys are generally purchased at an animal market and trained to carry out such activities as walking on stilts, riding bicycles, or simply begging… A monkey can bring in around €4 a day.


Non mi perdo la mostra itinerante del World Press Photo quando appare a Milano alla Galleria Carla Sozzani di Corso Como 10. Data la natura del contest – fotogiornalismo - le immagini sono notizie, portatrici di una rilevanza di grande impatto scioccante forte terrificante. Guerra e sangue e violenza sono predominanti. Eppure, persino lì, si possono vedere inaspettati squarci dollculturali. Ogni anno visito il WPP anche con occhi che cercano bambole e qui c’è quanto segnalo dell’edizione 2013.

Di Majid Saeedi, una Barbie in abito all’uncinetto.
Life in War
13 Aprile 2010
Kandahar, Afghanistan
Alcune operaie imparano a ricamare e a confezionare abiti per bambola a Kandahar durante un laboratorio tenuto da una ONG che mira ad aiutare le donne locali a migliorare le proprie capacità.

Di Ilona Szwarc, una bambola American Girl doll in braccio a una ragazza.
Kayla
19 Febbraio 2012
Boston, Massachusetts, USA
Kayla in piedi con la sua bambola American Girl, di fronte al ritratto dei suoi antenati in casa a Boston. Le bambole vengono vendute in una gamma di ‘personaggi’, con una varietà di carnagioni e acconciature tra cui i clienti possono scegliere.

 

Di Ali Kufti, una scimmietta dalla testa di bambola.
Mimin
5 Dicembre 2012
Solo, Indonesia
Un macaco a coda lunga, in abiti patchwork e testa di bambola, si esibisce a Solo, nel centro di Giava. Le scimmie sono in genere acquistate al mercato degli animali e addestrate ad attività come camminare sui trampoli, andare in bici, o semplicemente chiedere l’elemosina… Una scimmietta può far guadagnare circa 4 euro al giorno.
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