mercoledì 30 gennaio 2013

Bubble-bathing dolls


I find this work by Korean artist Kim Joon something just amazing. "Red bubble" is its title, and it's something so dollcultural in proportions (cm 100 x cm100, which means that the bathing body is a 1:6 scaled - fashion doll size par excellence), and so much about the human body in its fullness and functions and fetish-potential. I ignore the artist's very intentions, but that red fluid is not evocative of blood to me - rather, cassis syrup or something similar, possibly delicious.
*
Trovo questo lavoro dell'artista coreano Kim Joon qualcosa di stupefacente. Si intitola "Red bubble", ed è qualcosa di così dollculturale nelle proporzioni (cm 100 x cm100, il che vuol dire che quello della bagnante è un corpo in scala 1:6, misure da fashion doll par excellence) e così tanto riferito al corpo umano nella sua pienezza, funzioni, potenziale feticistico. Ignoro quali fossero al riguardo le vere intenzioni dell'artista, ma il liquido rosso non mi evoca il sangue - piuttosto, uno sciroppo di ribes o qualcosa di simile, possibilmente di delizioso.

thx Carlo Porrini :-)
 

lunedì 14 gennaio 2013

Doll factory tour


 
Michael Wolf strikes again. Here the German photographer’s tour in a doll factory in China. Did you expect dirt, slavery, grumpy faces? No, not at least here in this series which represents a real “Toy Story” in the author’s concept. And do you think that mass produced dolls are still fashionable once you have seen their making? I say yes. Because I know that even a serial item can come out from the factory with a unique feature or flaw or print – a curl, a color, a seam, whatever – which makes it mine.

 
Michael Wolf colpisce ancora. Qui si vede il tour del fotografo tedesco in una fabbrica di bambole in Cina. Vi aspettavate sporco, schiavitù, facce imbronciate? No, perlomeno qui in qsta serie, che rappresenta, stando al concetto dell’autore, un’autentica “Toy Story”. Pensate che le bambole prodotte in massa siano ancora affascinanti dopo aver visto come si fa a farle? Io dico di sì, per me lo sono ancora. Perché so che perfino una cosa seriale può uscire dalla fabbrica con una caratteristica o un difetto o impronta unica – un ricciolo, un colore, una cucitura, qualunque altro dettaglio – che la rende mia.

thx Azzurra!

giovedì 10 gennaio 2013

Carne plastica


i.e. "plastic flesh". I truly wanted to write a post bearing this title, thus nurturing one of my most beloved topics, the body of the dolls. What you see here in Lizretros © pics, is a Lilli doll clone - the cheapest ever, probably. But so low quality and hollow and badly painted and poorly imitating the original is this doll’s plastic flesh, that it ends up with becoming a sublime piece of kitsch. May this remind me that there is not ONE beauty and that imitation is a way of paying homage to somehow luckier models, yet allowing room to other unexpected evolutions.


“Carne plastica”. Volevo davvero scrivere un post con qsto titolo, alimentando così uno dei miei temi più amati, il corpo delle dolls. Quel che si vede qui nelle foto di Lizretros ©, è un clone della bambola Lilli – il più scadente che si sia mai visto, probabilmente. Ma la carne plastica di qsta bambola è tanto di bassa qualità e vuota e mal pitturata e mal imitante l’originale, che finisce col diventare un sublime pezzo di kitsch. Serva qsto a ricordarmi che non esiste UNA SOLA bellezza e che l’imitazione è un modo di rendere omaggio a modelli in qlche modo più fortunati, lasciando pure spazio ad altre evoluzioni inattese.


 

sabato 5 gennaio 2013

Everybody can google "fashion doll"

... but I'm not interested in simply googling "fashion doll" and finding stuff. Everybody can discover fashion dolls that way, although they might reveal previews or rarities. What mostly intrigues me, instead, is finding dollcultural things when I don't expect them or at least where my expectations are very open and generic. The necklace above is dollcultural and it's a photo from a friend who visited the exhibition Unexpected Pleasures at London Design Museum. The jewel is made of body parts from tiny plastic human models. Oh, also in 2013 I want to explore territories that are peripheral to fashion dolls for the personal pleasure of surprising finds to share!
*
... ma non sono interessata a semplicemente googlare "fashion doll" e trovare materiale. Sono capaci tutti di scoprire fashion doll in quel modo, benché possano anche rivelare anteprime o rarità. Ciò che più mi intriga, invece, è imbattermi in cose dollculturali quando non me le aspetto o almeno dove le mie aspettative sono aperte e generiche. La collana lì sopra è dollculturale ed è una foto da un amico che ha visitato la mostra Unexpected Pleasures al London Design Museum. Il monile è fatto di parti di corpi di minuscoli modellini umani. Oh insomma, anche nel 2013 voglio esplorare territori periferici alle fashion doll per il personale piacere di ritrovamenti a sorpresa, da condividere!

thx Carlo Porrini :-)
Custom Search