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sabato 23 ottobre 2010

Missitude


Should someone epitomize the missitude, i.e. the essence of being a Miss, this is Tingeisha, a custom Blythe doll by Otto Kinder. I find her a mix of allure, irony, humour, perfect craftsmanship, kidult playfulness, lovely colour palette. Ah, and a dramatic pic, no, 2: one to draw yr attention on her metallized, kinda alien, eyelids; the other one, to highlight her missy tiara.
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Se uno o una dovesse rappresentare la missitudine, cioè l’essenza dell’essere una Miss, ecco qui Tingeisha, una Blythe customizzata da Otto Kinder. Trovo che sia un misto di allure, ironia, humour, perfetta artigianalità, giocosità infantil-adulta e una magnifica palette di colori. Ah, e un’immagine incisiva. Anzi due: una per attirare la vostra attenzione sulle sue palpebre metalizzate, con un che di alieno; l’altra, per mettere in rilievo la sua tiara da Miss.

venerdì 9 ottobre 2009

Anticipating Calenzano 2009


I wanted to post a sumptuous and somehow meringue-ish (fake?) Blyogue cover by Otto Kinder! but I can't find the .jpg file. Therefore you'll have Otto's self-portrait while customizing Blythe dolls, as I find it genial.
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Volevo postare una sontuosa e alquanto meringale (finta?) copertina di Blyogue creata da Otto Kinder! Ma non ne trovo più il file .jpg. Allora vi propongo l'autoritratto di Otto che customizza varie Blythe. Lo trovo geniale. Lo chiamerei l'Ottoritratto.

lunedì 26 gennaio 2009

My eye-doll 2


A little doll in the doll’s eye. This is, from and by Otto Kinder, the image I was looking for to illustrate the very first text posted in this blog on May 1st 2007, reflecting on the fact that various ancient and modern languages have the same word for “pupil” and “doll”!
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Una bambolina nell’occhio della bambola. Questa è, da e ad opera di Otto Kinder, l’immagine che cercavo per illustrare il primissimo post di qsto blog del 1° maggio 2007, riflettendo su come in varie lingue antiche e moderne “pupilla" e “bambola” sono la stessa parola!

domenica 16 novembre 2008

I Blyke her!

By Otto Kinder on Blyogue magazine latest cover, an hommage to Doll Collectors’ Club Italia next convention near Florence. Blyogue "magazine" is obviously about Blythe, and no wonder: Blythe, one of the most popular dolls among creative people, tends to mimic and mirror all that’s mediatic. Model: Irma (you know, every Blythe doll has a personal name which is an indispensable part of her uniqueness).
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Da Otto Kinder sull’ultima copertina di Blyogue, un omaggio alla prossima convention Doll Collectors’ Club Italia vicino a Firenze. Blyogue è una "rivista" che ovviamente parla di Blythe, e non c’è da stupirsi: Blythe, una delle bambola più amate dai creativi, tende ad imitare e rispecchiare tutto quanto è mediatico. Modella: Irma (perché sapete, ogni Blythe ha un nome personale che è parte indispensabile della sua unicità).

+ > http://www.flickr.com/search/?q=blyogue&page=2

giovedì 20 settembre 2007

Blythesthetics


Otto K is visionnaire. All Blythe collectors are visionnaire, but he visualizes his visions more than others. I can’t explain in one post who is Blythe (the big-headed, wide-eyed doll) and the creativity she triggers and in which kind of people, and the stacking of things, colors and shapes around her, and say, the whole Blythesthetics. But I think this pic – The Bunny Party by Otto K – can epitomize it all (or make an appetizer).
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Otto K è visionario. Tutti i collezionisti di Blythe lo sono, visionari. Lui visualizza le sue visioni più di altri. Non posso stare a spiegare in un post chi è Blythe (la bambola col testone e gli occhioni), i sentimenti creativi che ispira e in che tipo di persone, e l’accumulo di cose, colori e forme intorno a lei, insomma la Blythestetica. Ma credo che possa bastare qsta foto - the Bunny Party by Otto K – come epitome. O antipasto.

+ > http://flickr.com/photos/30834131@N00/1052124078
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