It took an intriguing mail from ARTSY*** to bring me back to the blog. Plus some changes in my life, now allowing more motives to be here, with a kind of manifesto in 3 points.
1. Doll Cult-ure is interstitial: dolls are found even where you don't expect them
2. Doll Cult-ure is no mainstream (if not occasionally), and this reflects the way I am
3. Doll Cult-ure is transversal - it can say "doll" and mean food, art, fashion, design, travel, sensitive issues, entrepreneurship and joy of living.
Ci voleva un'intrigante mail di ARTSY*** per ricondurmi ancora al blog. Più qualche cambiamento di vita, che ora mi dà più motivi per essere qui, con una sorta di manifesto in 3 punti.
1. Doll Cult-ure è interstiziale: le bambole le trovi anche dove non te le aspetti
2. Doll Cult-ure non è mainstream (tranne in rare occasioni), e questo mi riflette per come sono
3. Doll Cult-ure è trasversale - può dire "bambola" e intendere cibo, arte, moda, design, viaggi, temi scomodi, imprenditorialità e gioia di vivere.
*** ARTSY, whose mission is making all the world’s art accessible to anyone, realized that my dollcultural approach is doing something similar. The excuse to contact me was a post I wrote in 2008 (!!!) on a LEGO artist, Nathan Sawaya. Starting from the link below, if you like, use ARTSY for future reference, you too!
https://www.artsy.net/artist/nathan-sawaya
*** ARTSY, la cui missione è rendere accessibile a chiunque tutta l'arte del mondo, ha notato che il mio approccio dollcultural fa qualcosa di simile. La scusa per contattarmi è stato un mio post del 2008 (!!!) su Nathan Sawaya, un artista che lavora col LEGO. Dal link qui sopra, se vi va, usate ARTSY come un riferimento.
ph: Nude_with_parasol_Martin_Munkácsi_1935_dollcultural; Nathan Sawaya Mannequin; a strange doll I photographed at Italian Doll Convention 2015
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