Sometimes yes, it can be disturbing. A melt Barbie, by an unknown performer whom I’d quote if I could. And a serene “fat Barbie” in a campaign circulated a few years ago to alert people on sensitive issues as anorexia or distorted body perception.
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A volte sì, può essere disturbante. Una Barbie fatta fondere, opera di sconosciuto, cui darei credits se potessi. E una serena “Barbie grassa” in una campagna di sensibilizzazione di qualche anno fa nata per allertare il pubblico su temi come l’anoressia o la percezione distorta del proprio corpo.
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A volte sì, può essere disturbante. Una Barbie fatta fondere, opera di sconosciuto, cui darei credits se potessi. E una serena “Barbie grassa” in una campagna di sensibilizzazione di qualche anno fa nata per allertare il pubblico su temi come l’anoressia o la percezione distorta del proprio corpo.
2 commenti:
Ottima campagna, quella di Body Shop.
Intelligente, spiritosa, autoironica e soprattutto fondata su dati assolutamente concreti, reali, incontrovertibili.
A prova di Photoshop.
sì e, pur non recentissima, non fatta pour épater.
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