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lunedì 15 ottobre 2012

Dollcultural Power of We


I, I, we. This is not aphasia, but the Fibonacci sequence of solidarity and growth, of powerful iniziatives, of unforgettable friendships, of lives spent together, of effective research, of team victories, of much wished changes. Individuals and not numbers conveying the power of We.


Io, Io, Noi. Questa non è afasia, ma la sequenza di Fibonacci della solidarietà e della crescita, delle iniziative potenti, delle amicizie indimenticabili, delle vite trascorse insieme, delle ricerca che porta risultati, delle vittorie di squadra, dei cambiamenti molto auspicati. Persone e non numeri che veicolano il potere del Noi.

ph (c) Midolls on flickr

This post is for Blog Action Day 2012, and I made it dollcultural through a circle of head-to-head Momoko dolls, as if they were like-minded. * Qsto post è per il Blog Action Day 2012, e l'ho fatto dollculturale con un cerchio di Momoko a contatto di testa, come per significare un pensiero condiviso.

 

venerdì 9 settembre 2011

Think while you sink


Not a tropical fish. Nor an art installation. This drifting hollow plastic doll torso stands for all the human marks being left around in the form of wasted objects now washed up in our oceans. So I happened to think about our staking mania and doll collecting.“The artist collected the objects, taking them back into the water to make her photographic images. Similarities in the colour and form of the plastic objects and the background in which they are positioned combine to provide curious and fascinating visual material.”Despite the kinda suspended beauty of these images, the topic is as pressing as environmental pollution, thus requiring our involvement. Will biodegradable dolls exist in a near future? Or are they a paradox?
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Non è un pesce tropicale. Non è nemmeno un’installazione d’arte. Questo torso di bambola in plastica vuota, alla deriva, simboleggia tutti i segni dell'uomo lasciati in giro sotto forma di oggetti gettati via e ora rigettati dai ns oceani. Mi ha fatto pensare alla nostra mania di accumulo e al collezionare bambole.L’artista ha raccolto gli oggetti, rimettendoli in acqua per creare le sue immagini fotografiche. Le similarità tra il colore e la forma degli oggetti di plastica e lo sfondo sul quale sono stati collocati si combinano così da offrire materiale visuale curioso e affascinante.”
Nonostante la bellezza come sospesa di qste immagini, l’argomento è tanto pressante quanto l’inquinamento ambientale, coinvolgendoci. Esisteranno bambole biodegradabili in un prossimo futuro? O sono un paradosso?

Sarah Engelhard | Plastic Drift
Gallery gCS
Postjesweg 6-8, 1057 EA Amsterdam
The Netherlands
+31 (20) 412 17 41
info@gcs-art.eu
http://www.gcs-art.eu

martedì 14 settembre 2010

Kinda chorus line


August 1968: this is me and my sister Luisa with dolls and bears and various toys who had the status of Very Important in our life. Please notice an inflatable Susanna Tutta Panna, a couple of Teddy Bears (Pippo & Popi) as well as a couple of classical baby dolls (Monica and Marinabambola), PLUS my famous brunette bubblecut Barbie and Luisa’s blonde TNT Barbie (to us, simply Brunette Barbie and Blonde Barbie), holding a Penny doll (does anybody out there remember them? We had the blonde and the brunette as well) and a big orange plush rabbit, called Peppo. Here posing like a chorus line, our toys were one community despite their different dimensions, look, material, and supposed age!
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Agosto 1968: qste siamo io e mia sorella Luisa con bambole, orsacchiotti e vari giocattoli che godevano dello status di Molto Importante nella ns vita. Da notare una Susanna Tutta Panna gonfiabile, un paio di Teddy Bears (Pippo & Popi) come pure un paio di bambolotti (Monica e Marinabambola), PIU’ la mia famosa brunette bubblecut Barbie e la Barbie blonde TNT della Luisa (per noi, semplicemente Barbie Bruna e Barbie Bionda), con in braccio una Penny (ma qlcuno lì fuori se le ricorda? Noi ne avevamo una bruna e una bionda) e un coniglione di peluche arancione chiamato Peppo. Qui in posa come un corpo di ballo, i ns giochi erano un’unica comunità a dispetto delle differenze di dimensioni, aspetto, materiale ed età presunta!

Pic and scan by papà

domenica 27 giugno 2010

Silence or awareness?


Dolls can be effective testimonials when it comes to addressing social issues to a big audience and in an attentional way. No pietism, no rhethoric: irony and unexpected players (2 male dolls) can convey the message. Silence VS HIV awareness is here highlitghted with an emblematic couple situation.
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Le bambole possono essere testimonial efficaci quando si tratta di rivolgersi ad un grande pubblico in modo attenzionale su temi di rilevanza sociale. Niente pietismo, niente retorica: ironia e attori inaspettati (due bambolotti) riescono a far passare il messaggio. Silenzio VS consapevolezza sull’HIV sono qui rappresentati con una situazione di coppia emblematica.

thx topocri!

giovedì 19 marzo 2009

Crying dolls

The symbolic power of dolls. Before the Court, in Austria, demonstrating against J. Fritzl, who abused her daughter for 24 years and had 7 children from her – while he lived with his unaware wife upstairs in the same detached house.
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Il potere simbolico delle bambole. Di fronte al tribunale, in Austria, dimostrazione contro J. Fritzl, che ha abusato della figlia per 24 anni e da lei ha avuto 7 bambini – vivendo nel frattempo con l’ignara moglie al piano di sopra della stessa villetta.

ph repubblica.it

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