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lunedì 24 settembre 2012

Brand new, baby


Are we free or are we fake? Are we tender or are we tattoed? Are we babies or are we branded? Dietrich Wegner provocatively explores such contradictions by portraying real toddlers and toddler dolls totally covered - I’d say sponsored - with very recognizable logos. His criticism to our contemporary consumerism becomes even more interesting from a dollcultural viewpoint, when seen as the expensive counterpart of some motherhood simulacra we know well: those famous, controversial and perfect Reborn dolls.



Siamo liberi o siamo finti? Siamo teneri o tatuati? Siamo bimbi o siamo brand? Dietrich Wegner esplora provocatoriamentesimili contraddizioni ritraendo veri neonati o bambolotti-neonato totalmente coperti – direi sponsorizzati – con loghi molto riconoscibili. La sua critica al consumismo contemporaneo diventa ancor più interessante dal punto di vista dollculturale se vista come costosa controparte di certi simulacri di maternità che conosciamo bene: le celebri, controverse, perfette Reborn dolls.
 
 

 

domenica 24 giugno 2012

Hybridolls again

Creepy. Or curious. Unexpected, of course, as I was searching something about Barbie legs and b'day cakes when I encountered this centipedes assembling doll body parts, looking so disturbing, precise and magnetic at the same time.



Pauroso. O curioso. Inatteso, di certo, visto che stavo cercando qlcosa sulle gambe di Barbie e le torte di compleanno quando mi sono imbattuta in qsto millepiedi che assembla corpi di bambole, dall'aria allo stesso tempo così disturbante, precisa e magnetica.
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