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Il titolo del post è proprio il vero titolo di questa onirica e fors’anche minacciosa installazione di 162 bambole vista dalla mia amica blogger Moviem@tica a Copenhagen l’anno scorso. Quel che per me colpisce, è che “Mouth Open, Teeth Showing” (N.d.T = bocca aperta, mostra i denti) sono tipici tratti bambolosi, considerati anzi importanti per identificare, descrivere, valutare una bambola; ma al tempo stesso questi tratti evocano il linguaggio non-verbale dell’aggressività. Io non so se l’autrice, l’artista americana Zoe Leonard, abbia usato tutto ciò intenzionalmente. Ma la disposizione regolare di questa installazione – direi come un esercito schierato, la sua visibilità a distanza, e l’invito a camminare pure liberamente in mezzo alle bambole (pochissimi visitatori davvero l’hanno fatto), tutto questo faceva un effetto spiazzante, inquietante.
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