I have to periodically come back to the very origin of the word meaning "doll" in many languages: i.e. the same word as "pupil", where an observer can be him/herself mirrored like a little doll when looking in someone else's eyes. That's why one of my recurrent image search is about a doll in someone's (human or ficticious) eyes.
Devo tornare periodicamente alla vera origine della parola che in molte lingue significa "bambola": la stessa parola che designa la pupilla, in cui un osservatore può vedersi riflesso come una bambolina quando guarda qlcuno negli occhi. Ecco perché una delle mie ricorrenti ricerche di immagini è una bambola negli occhi di qlcuno (umano o finto).
(if you search the tag "pupa-pupilla" in this blog, you'll find other related posts. * cercando il tag "pupa-pupilla" all'interno di qsto blog, altri post sull'argomento.)
Dolls reflect. I mean, they reflect the Zeitgeist. They can (make us) think. * Le bambole riflettono. Cioè, riflettono lo spirito del tempo. E sanno (farci) riflettere.
mercoledì 28 marzo 2012
domenica 25 marzo 2012
Take a large tour
When it comes to dollcultural phenomena, don't just browse doll websites, or attend doll conventions, or chat in the very same small and asphyctic doll collecting or OOAKers' microcommunities. Take the large tour instead. You might be amazed by encounters like this, with Popovy sisters for Schön! magazine, reading: "Who needs a real model to show off your creative designs when you can construct your own miniature models instead? Using their skills in sculpting and fashion design, that is exactly what Russian born designers and twin sisters Elena and Ekaterina Popovy do in order to create miniature fashion works of art."
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Quanto si tratta di fenomeni dollculturali, perché soltanto sfogliare i siti di bambole, o andare a convention di bambole, o chattare nelle stesse solite asfittiche microcommunities di collezionisti o creatori di bambole OOAK? Meglio prendere il giro largo. Potrebbe capitarvi di fare incontri come questo con le sorelle Popovy per Schön! magazine, dove si legge (la traduzione è mia): "A che vi serve una modella vera per far vedere i vostri progetti creativi quando potete invece costruirvi delle modelle in miniatura? Con le loro capacità di scultura e di fashion design, qsto è esattamente ciò che fanno le gemelle russe Elena and Ekaterina Popovy per creare mini opere d'arte fashion."
lunedì 12 marzo 2012
Moustache & corsets
Moustache and wasp waist: this hourglass-like doll body is only seemingly clashing with the common idea of male doll. It’s an actual male doll body instead, whose name is Angus Mac Farlane. Despite those delicate and smooth features, it’s not a transgender doll, it’s rather the attempt of rendering, once dressed, the lean male silhouette of those 19th century dandies wearing a corset. Don’t you like dandies in corset? Maybe you are practicing on your own body other modifications. But the specimen above provokes us, once again, to recognize how human body aesthetic modifications reflect in doll morphology.
Baffoni e vitino di vespa: questo corpo di bambola, a clessidra, stride solo apparentemente con l’idea di bambola al maschile. È proprio un corpo di bambola uomo, il cui nome è Angus Mac Farlane. E nonostante quei lineamenti delicati e lisci, non è una bambola transgender ma è piuttosto il tentativo di rendere, una volta vestito, la sottile silhouette di quei dandy dell’ottocento che indossavano il busto. Non vi piacciono i dandy col busto? Magari praticate sul vs corpo ben altre modificazioni. Ma l’esemplare sopra ci provoca, ancora una volta, a riconoscere come le modificazioni estetiche del corpo umano hanno un riflesso nella morfologia bambolare.
+ on corsets * Sui corsetti
ph: devolanges on flickr
giovedì 8 marzo 2012
My Cinderthriller
Cinder Thriller (crasis of Cinderella + thriller) has been a creative contest launched during the last months by Alberto Guardiani and i-D magazine to find the next "it shoe", after last year's successful iconic pump with a lipstick heel. Here you can see the winner (I love it, BTW, although the sketch was way sexier than the prototype). Actually, I also entered my shoe: a dollcultural, doll-legged one, with the noticeable trick of leaving doll prints when walking. mmmhhh... maybe wth a thicker platform... Anyway, I didn't win. I just had a lot of fun.
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Cinder Thriller (crasi di Cinderella + thriller) è stato un contest creativo lanciato nei mesi scorsi da Alberto Guardiani e i-D magazine per scoprire la prossima "it shoe", dopo il successo dell'anno scorso dell'iconica décolleté con il tacco a rossetto. Qui potete vedere la vincitrice (mi piace molto, tra l'altro, anche se lo schizzo era di gran lunga più sexy del prototipo). In verità, anch'io ho partecipato con la mia scarpina: dollculturale, a gamba di bambola, con il trucco degno di nota che lasci orma di bambola quando ci cammini. mmmhhh... magari con un po' di platform davanti. Cmq. Non ho vinto. Ma mi sono divertita tantissimo.
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