Dolls reflect. I mean, they reflect the Zeitgeist. They can (make us) think. * Le bambole riflettono. Cioè, riflettono lo spirito del tempo. E sanno (farci) riflettere.
sabato 31 dicembre 2011
Dark trophies
A precious bijou-fantaisie, an homage to vintage culture, or a macabre trophy? Pls look at the necklace on this dark & dollyish Wednesday painted by Isabel Samaras, and go to your personal dollcultural conclusions, while this year itself comes to an end.
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Un prezioso bijou-fantaisie, un omaggio alla cultura vintage, o un trofeo macabro? Guardate la collana su qsta Mercoledì dark & bambolosa dipinta da Isabel Samaras, e andate alle vs dollculturali conclusioni, mentre l’anno stesso si avvia al termine.
thx Azzurra!
giovedì 22 dicembre 2011
“Click eat”, dolls!
They (2 of Restopolis founders, aka Andrea Rossi and Almir Ambeskovic) didn’t know I have a sweet tooth for dolls when they sent me this greetings card. So I had to re-post it here asap, because I love when non collectors meet and choose dolls. Milan-based Restopolis in on the digital scene since this year with a platform for users to search and book their restaurant, then to comment and share their experience - “Click eat!” to summarize. And such platform is as “scalable” as this pandoro cake for a group of foodie dolls, I suppose. Prosit 2012!
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Loro (due dei fondatori di Restopolis, i.e. Andrea Rossi e Almir Ambeskovic) non sapevano che io ho un debole per le bambole quando mi hanno mandato qsta cartolina d’auguri. L’ho dovuta ri-postare qui al più presto, perché mi piace quando dei non-collectors si imbattono nelle bambole, le scelgono. Restopolis, con sede a Milano, è sulla scena digitale da quest’anno con una piattaforma che permette agli utenti di cercare e prenotare il loro ristorante e poi di commentare e condividere la loro esperienza - “Click eat!”, in sintesi. Suppongo che tale piattaforma sia “scalabile” quanto qsto pandoro per un gruppo di bambole foodie. Prosit 2012!
domenica 18 dicembre 2011
A star a doll, a doll a wish
Xmas 2011 and new Year 2012: my season's greetings calligram, in Latin, made using text characters only. Well, the image is not featuring dolls but the title can help getting an interpretation for each star, for those very picky with consistency in blogging and blog theme.
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S. Natale 2011 e Nuovo Anno 2012: il mio calligramma augurale, in latino, fatto solo con caratteri di testo. Beh, l'immagine non rappresenta bambole ma il titolo può essere utile in un'interpretazione di ciascuna stellina, per quelli pedanti sulla coerenza tra il postare e il tema del blog. *
martedì 13 dicembre 2011
I have just planted a tree
I've just been told a tree will be planted in my name. This infographic image (Italian text only, sorry, but intuitive) tells how the CO2 produced by a blog can be neutralized by planting a new tree - "plant" this msg in yr friends' pages!
Mi hanno appena detto che piantano un albero a mio nome. Qsta infografica spiega come la CO2 emessa dall'attività di un blog può essere neutralizzata piantando un nuovo albero - messaggio da "piantare" nelle pagine web degli amici!
ph "Tilda Cerulea" by Teddy & Balocchi on flickr
+ > This initiative is funded by*questa iniziativa è finanziata da Dove Conviene
giovedì 8 dicembre 2011
Dollcultural, and CO2 neutral
Use your blog to plant a tree, and tell your friends! A tree can neutralize yr blog’s carbon print. I found this beautiful image of a Momoko doll metamorphosized into a tree to attract as many as possible dollcultural readers and urge them to act now. This is an idea by Dove Conviene in collaboration with I plant a tree. And here’s what to do: 1) Post on your blog about this project and say your blog is CO2 neutral. 2) choose a widget, and embed it in a well visible position on your blog 3) write to co2neutral@doveconviene.it with your post’s link 4) a tree will be planted to neutralize your blog’s carbon print.
Here’s why a blog = a tree: according to dr. Alexander Wissner-Gross, environmental activist and physicist in Harvard, a website produces an average of g 0,02 of CO2 for each visit. Assuming 15.000 page views per month, this makes a total of kg 3,6 of CO2 p.a., and this is mainly due to the servers. How much CO2 can a tree absorb? Well, this depends on many factors, however the United Nations Framework Convention on Climate Change (UNFCCC) calculates that a tree can absorb an average of kg 10 of CO2 p.a. – let’s conservatively say Kg 5 per tree per year. Well, one tree will ensure your blog 50 years of zero impact. So pls, ACT NOW.
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Usa il tuo blog per piantare un albero, e dillo ai tuoi amici! Un albero può neutralizzare l’anidride carbonica prodotta dal tuo blog. Ho trovato qsta stupenda immagine di una Momoko e della sua metamorfosi in albero per attrarre quanti più possibile lettori dollculturali e farli agire con urgenza. L'idea è di Dove Conviene in collaborazione con I plant a tree. Ecco come partecipare: 1) crea un post sul tuo blog che parli di questo progetto e scrivi che il tuo blog è a impatto zero. 2) scegli un widget, e inseriscilo nel tuo blog bene in vista 3) segnala il link del tuo post a co2neutral@doveconviene.it 4) a tree will be planted to neutralize your blog’s carbon print e 4) un albero sarà piantato per neutralizzare le emissioni del tuo blog. Ecco qui perché un blog = un albero: secondo il Dr. Alexander Wissner-Gross, attivista ambientale e fisico di Harvard, un sito web produce una media di circa 0,02 g di CO2 per ogni visita. Ipotizzando 15.000 pagine visite al mese, questo si traduce in 3,6 kg di CO2 l'anno. Questa produzione è legata soprattutto al funzionamento dei server. Quanta CO2 viene assorbita da un albero? Dipende da diversi fattori, ma la Convenzione delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC) calcola che un albero assorba ogni anno in media circa 10kg di CO2. Diciamo con una stima conservativa, 5kg l'anno per ogni albero. Beh,un albero assicurerà al tuo blog 50 anni di impatto zero. Perciò AGISCI SUBITO!
ph Mikann/flickr ©
mercoledì 7 dicembre 2011
Weredolls and other rencontres
Merry-go-round faces, weredolls and wererabbits, celebrities in the dark, confusing landscapes. These are Carlo Golia’s photos, which I discovered at step 09. What do they have to do with dolls? They are an extremization, a gigantic doll-parody. If you take and make a glittered Barbie bigger and older, you’ll obtain someone who’s perfect for a Luna Park. It you take the tender toy-rabbit and cut off his right ear, you’ll obtain kinda lysergic monster. If you subtract a dazed Elvis figurine the smoothness of the vinyl, he’ll be kinda lifeless shell singing at night. A deformed and parallele hyperreality is in ambush for us in these images. Let’s be careful next time we play.
Facce da giostra, dolls e conigli mannari, celebrities al buio, paesaggi spaesanti. Queste sono le foto di Carlo Golia, che ho scoperto a step09. Cosa c’entrano con le dolls? Ne sono un’estremizzazione, una caricatura gigante. Perché se gigantizzi e invecchi una Barbie glitterata è perfetta per un Luna Park. Se al tenero toy-coniglietto rifili l’orecchio destro, diventa un mostro lisergico. Se ad una figurina di Elvis imbambolato togli il liscio-morbido del vinile, diventa un guscio senz’anima che canta nella notte. Un’iperrealtà deforme e parallela è in agguato in queste immagini. Stiamo attenti la prossima volta che giochiamo.
Catalog courtesy Galleria Toselli
martedì 6 dicembre 2011
A doll in a Garage
oh, a bit of creepy beauty. While the most meringued doll-related events were taking place during the last 2 Sundays and l couldn’t be there, I happened to collect non-meringued dollcultural material for future meditation. This is one – one of 3 covers deviced to launch Garage, influencer Dasha Zhukova’s art magazine. And I’m not meaning the much talked about peel-off butterfly version; my favourite cover, the one I chose, is instead this kinda OOAK roombox and in it, a doll in the likeness of the British model Lily Donaldson (other than a Monster High creature, sorry). The scene could well recall a Victorian doll house, but seen through the lenses of a more comtemporary gloomy aesthetics. This is actually a Nick Knight + Dinos Chapman image set and creation.
I’m still very interested in those dollcultural installations and OOAK artifacts increasingly invading the territory of art collecting, whereas the meringue genre will take dust on toyshop shelves or at an ordinary doll colletors convention.
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oh, un po’ di brividi di bellezza. Mentre gli eventi bambolari più meringati si tenevano nelle due ultime domeniche senza che io ci fossi, mi è capitato di raccogliere materiale dollculturale non meringato a scopo di futura meditazione. E questo è uno – una delle 3 copertine inventate per il lancio di Garage, magazine d’arte voluto da Dasha Zhukova, una influente. Non sto a parlare della versione chiacchierata con la farfallina peel-off. La mia cover preferita, qlla che ho scelto, è qsta specie di roombox OOAK e ha al suo interno una bambola con le sembianze della modella britannica Lily Donaldson (altro che creaturine Monster High, mi spiace per voi). La scena potrebbe ricordare una casa di bambole vittoriana, ma vista attraverso le lenti del gusto contemporaneo per il tenebroso. È in realtà un lavoro congiunto di Nick Knight + Dinos Chapman per quando riguarda set, immagine, creazione.
Continuo ad essere curiosa e interessata alle installazioni e ai manufatti OOAK che sempre più invadono il territorio del collezionismo d’arte, mentre le meringastre prendono la polvere sugli scaffali di qualche negozio di giocattoli o alle normali convention di Doll collectors.
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