Visualizzazione post con etichetta barbie in art. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta barbie in art. Mostra tutti i post

giovedì 15 agosto 2013

An intricate storytelling



Ghada Amer embroiders. And protests. Under the intricate lines and broken stitches of yet suggestive, colorful sewn drawings, by means of a traditional female art like embroidering, she tells stories about women in her contemporary Egypt and North-African context. Stories on domestic and erotic subjects – women kissing and touching themselves or each other, mushy love phrases – simultaneously denouncing a state of things, an untold reality, an underlying violence, a contradictory condition.

 
Ghada Amer ricama. E protesta. Sotto le linee intricate e i punti interrotti ma colorati di disegni cuciti pieni di bei colori e di allusioni, per mezzo di un’arte tradizionalmente femminile come il ricamo, racconta storie di donne nel suo Egitto di oggi e nel contesto nordafricano. Storie con temi domestici ed erotici – donne che si baciano, che si toccano da sole o tra di loro, frasi d’amore sdolcinate – simultaneamente denunciando uno stato di cose, una realtà non detta, una violenza sottesa, una condizione contraddittoria.

martedì 6 agosto 2013

La Barbievidence éternelle

Barbie version by Jocelyne Grivaud of Magritte's work "L'Evidence éternelle". Is this kind of reloaded Venus a self-explaining eternal evidence of beauty? Or is it, by contradiction, the elusive evidence of transience itself?


Versione Barbie, realizzata da Jocelyne Grivaud, dell'opera di Magritte "L'Evidence éternelle". E questa Venere rivisitata è allora un'evidenza, cioè un'evidente prova, un'eterna dimostrazione della bellezza? O non piuttosto, per contraddizione, una prova elusiva della caducità stessa?

E grazie Maiter!

 

giovedì 20 giugno 2013

There's no rose without a thorn

A rose is a rose and a doll is a doll, but these thorned Barbielike legs evoke infinite pains and regretted loves and wasted beauties and expected joys and elusive moments and a weird nature and a laterally thought seduction.


Una rosa è una rosa e una bambola è una bambola, ma qste gambe similBarbie piene di spine evocano infiniti dolori e amori rimpianti e beltà sprecate e gioie attese e momenti elusivi e una strana natura e una seduzione in modalità lateral thinking!

Many thx, mille grazie Maiter Ferrario!

venerdì 5 ottobre 2012

telling the toy story


Michael Wolf, a Hong Kong-based German artist, created an impressive installation on toys' seriality, in a pop mix of workers portraits in Chinese factories during work, played with/beloved dolls (many many Barbies among them) collected after painstaking flea market tours, and cheap made in China toys. The result of this effort are hypercrowded walls evoking feelings of anxiety, love, fear, curiosity, avidity... The making of this project, witnessed in these photos, is also involving.
*
Michael Wolf, artista tedesco trapiantato a Hong Kong, ha creato un'installazione impressionante sulla serialità del giocattolo, realizzando un mix pop di operai ritratti al lavoro nelle fabbriche cinesi, bambole giocate/amate (tra cui molte molte Barbie) raccolte dopo instancabili tour di mercatini, e giocattolacci made in China. Il risultato di qsto sforzo sono muri iperaffollati che evocano sentimenti di ansia, amore, paura, curiosità, avidità... E anche la preparazione di qsto progetto, documentata nelle foto, è coinvolgente.

thx Carlo Porrini for this suggestion!

Nb: click on the pic to see it entirely * cliccare sulla foto per vederla interamente

 

sabato 31 dicembre 2011

Dark trophies


A precious bijou-fantaisie, an homage to vintage culture, or a macabre trophy? Pls look at the necklace on this dark & dollyish Wednesday painted by Isabel Samaras, and go to your personal dollcultural conclusions, while this year itself comes to an end.
*
Un prezioso bijou-fantaisie, un omaggio alla cultura vintage, o un trofeo macabro? Guardate la collana su qsta Mercoledì dark & bambolosa dipinta da Isabel Samaras, e andate alle vs dollculturali conclusioni, mentre l’anno stesso si avvia al termine.

thx Azzurra!

lunedì 21 novembre 2011

Barbie hair chandelier

When the kitsch goes up, up, up, it may even reach the ceiling - ceiling from which a chandelier is suspended, made with ash-blonde Barbie hair skeins: not luminous filaments, but heads and heads of Barbie hair.


Quanto il kitsch sale molto in alto, può arrivare benissimo al soffitto. Al quale soffitto, è appeso un lampadario chandelier fatto di matasse di capelli di Barbie biondo-cenere: non filamenti luminosi ma capilliferi.


Sorry, I don't know the author of this work, but will gladly edit this post if someone tells me something more. * Mi spiace, non conosco il nome dell'autore di quest'opera, ma integrerò volentieri il post se qualcuno sa dirmi qlcosa di più!

domenica 11 settembre 2011

Another pearl


This is Jan Vermeer's masterpiece as seen by Jocelyne Grivaud, who loves playing famous paintings and works in Barbie version. In my case, it goes to make a wonderful addition to the "Girl with the pearl earring" dollcultural thread featured in this blog (pls verify by typing "pearl earring" in the search field on top left corner of this page)... Enjoy!
*
Questo è il capolavoro di Jan Vermeer visto da Jocelyne Grivaud, che ama rieseguire famosi dipinti ed opere in versione Barbie. Nel mio caso, va ad aggiungersi al thread dollculturale "Ragazza con l'orecchino di perla" all'interno di qsto blog(verificare digitando "orecchino di perla" in alto a sx in qsta pagina)... Buon divertimento!

domenica 21 agosto 2011

Waiting for MeringONE 08


An amazing doll pyramid. Dolls like creamy profiteroles. Dolls looking a bit gelatinous. Dolls with something old-fashioned and something else hyper-cyber-futuristic. Dolls in a frozen choreographic pose, maybe reusable as a memorable centerpiece. Ask the author whether they are Barbies or not, or be carelessly directly inspired.
*
Una sbalorditiva piramide di bambole. Bambole come cremosi profiteroles. Bambole dall’aria un po’ gelatinosa. Bambole con qualcosa di vecchio stampo e qualcos’altro di iper-cyper-futuristico. Bambole in una posa coreografica congelata, magari riusabile come un centrotavola da ricordare. Chiedete all’autrice se sono Barbie o no, o non curatevene e traete ispirazione direttamente.

Jackie Sleper
Dear Barbie
Mixed media/materiali misti
cm 32 x 20 x 20
2006

giovedì 27 gennaio 2011

Safety-Pin-up


I was searching strange rings. This is not actually a proper ring. It’s a provoking disproportion, It’s a research on materials and expressions. Or maybe a research on pain.
*
Cercavo anelli strani. Qsto non è propriamente un anello. E' una provocazione-sproporzione, è una ricerca su materiali ed espressioni. O forse una ricerca sul dolore.

Marianna Souza on flickr

sabato 30 ottobre 2010

Swirl portrait


Good thing that here’s a doll portrait to make up for the numerous portrait dolls I’m spotting around lately. And I could go further by saying that portraying a doll thus making her a “persona”, is as much a celebrity index as dollifying a human celebrity. What you see here is a Swirl Ponytail Barbie by Marlene Dumas now exhibited in Berlin at Haus der Kunst.
*
Meno male, anche un ritratto di bambola per compensare tutte qlle bambole-ritratto che becco in giro ultimamente. Potrei andare oltre e dire che ritrarre un bambola, facendone un personaggio, è un indice di celebrità tanto quanto trasformare una celebrità umana in bambola. Quella qui sopra è una Swirl Ponytail Barbie dipinta da Marlene Dumas ed ora in mostra a Berlino, Haus der Kunst.


marlene dumas
barbie, the original, 1997
private collection
© marlene dumas

sabato 24 luglio 2010

Barbie Bento and…


Bon appétit with Barbie served in a bento box (the typical Japanese lunchbox). This is one of the most innocent and ironical images found in Mariel Shannon’s otherwise sinister, disturbing, gloomy, surprising, capturing, splatter gallery. The fact is, she uses dolls to subvert daily-life scenes, to re-tell fairytales and rhymes, to threedimensionalize museum paintings. Which couldn’t be indifferent to me, as I launched in these yrs creative contests such as “Bambole & Favole” (asking to make a doll inspired by a fairytale) or “Out of the frame” (asking to create a doll from a famous painting).
*
Buon appetito con Barbie servita in un bento (la schiscetta dei giapponesi). Qsta è una delle più innocenti e ironiche immagini della gallery di Mariel Shannon, che è per tutto il resto sinistra, disturbante, fosca, sorprendente, catturante, splatter. Di fatto lei usa le bambole per sovvertire scene di vita quotidiana, per ri-raccontare favole e filastrocche, per tridimensionalizzare quadri da museo. Cosa che non poteva essermi indifferente, visto che in qsti anni ho lanciato contest come “Bambole & Favole” (che chiedeva di fare una bambola ispirata da una favola) o “Out of the frame” (che chiedeva di creare una bambola da un dipinto famoso).

Thx Ross!

domenica 28 marzo 2010

The Art(work) of aging


Making Barbie older is too much an attractive task – more to graphic designers than to OOAkers, so far. Please meet this usefully photoshopped Barbie: her aging is not so glamourous, not so diva-like, all in all just something ordinary. She could almost be any woman, gracefully accepting her plastic wrinkles, haha.
*
Far invecchiare Barbie è troppo un compito attraente – più per chi fa grafica che per chi fa OOAK, finora. Vogliate fare la conoscenza con questa Barbie utilmente photoshoppata: il suo invecchiamento non è poi così glamour, non così da diva, insomma niente di straordinario. Potrebbe essere qualsiasi donna, che con grazia accetta le sue rughe di plastica, haha.

Artwork: kcereal (thx Robi!)

venerdì 5 marzo 2010

Longa manus





I’m not here to please all this “go gothic”. But it is a sort of childish chill or ambivalent fascinated fun for skeletons, that I collected the following images for comparison: a hand-bracelet by Delfina Delettrez + a Barbie doll reminiscent of her sculpture-jewels + a Sybarite doll with wedding ring, as interpreted by doll collector and OOAKer Veik11 on flickr.
*
Non sono qui a compiacere tutto qsto “vai di gotico”. Ma è con un po’ di brivido bambinesco o ambivalente fascinazione per gli scheletri che ho messo insieme le seguenti immagini per confrontarle: un bracciale-mano di Delfina Delettrez + una Barbie che ricorda i suoi gioielli scultura + una bambola Sybarite con anello nuziale nell’interpretazione su flickr del creatore di OOAk veik11.

bracelet ph: stylepantry

giovedì 31 dicembre 2009

Barbie R...evolution

To my happy surprise, a schoolmate of mine now in a challenging career and a mother, Daniela Poduti Riganelli, opened an art exhibition in Rome under the concept: "Barbie Revolution", which is a pop-ironic-desperate-pensive celebration of what Barbie is - and we are. Meet her and her works. Now, or in 2010.
*
Con mia felice sorpresa, una compagna del liceo ora impegnata in una carriera serissima e madre, Daniela Poduti Riganelli, ha inaugurato una mostra a Roma sotto il concetto: "Barbie Revolution", ovvero una celebrazione pop-ironico-disperato-meditativa di ciò che Barbie veramente è - e che noi veramente siamo. Qui potete conoscere lei e i suoi lavori. Ora, o nel 2010.

giovedì 19 novembre 2009

Fractal Barbies?


The effect is one of fractal art. But if you look closer, you’ll see thousands of Barbie dolls instead – it’s a work by US artist Chris Jordan who “collects pieces of trash that signify a whole statistic.” In our dollymorphic very case, we see “32,000 Barbies, equal to the number of elective breast-augmentation surgeries performed monthly in the US in 2006.”
*
L’effetto è qllo dell’arte frattale. Ma guardando da vicino, si vedono invece migliaia di Barbie – è un’opera dell’artista statunitense Chris Jordan, il quale “raccoglie quantità di spazzatura che valgono un’intera statistica.” Nel nostro dollymorfico e specifico caso, vediamo “32.000 Barbie, pari al numero degli interventi di chirugia estetica per l’aumento del seno eseguiti mensilmente negli USA nel 2006."

+ > http://flavorwire.com/51075/chris-jordan-takes-out-the-trash

giovedì 22 ottobre 2009

Melting plot!

Melted, repainted and assembled in a crowded space, Barbie and a number of other more or less recognizable toys make one of Matteo Peretti’s sculptures, now exhibiting in Rome. This one is entitled “Synthetic Brain”.
*
Fusi, ridipinti e assemblati in uno spazio affollato, Barbie e altri giocattoli più o meno riconoscibili costituiscono una delle sculture di Matteo Peretti, ora in mostra a Roma. Questa s’intitola “Synthetic Brain”.

venerdì 13 marzo 2009

Friends are mosaic pieces

A. and M. are friends of mine, and I have connected them to each other on the axis Milan-Turin - yes I love connecting people I like. So they went out for a snack (or lunch, don’t know exactly) but I must have been a sort of virtual guest between them, as they took this picture for me: a mosaic wall where you can spot a very grunge Barbie doll intercepting their conversation!
*
A. e M. sono due miei amici, li ho connessi l’uno con l’altra sull’asse Milano-Torino - mi piace connettere le persone che mi piacciono. Allora loro sono andati a mangiare insieme (spuntino o pranzo, non so bene) ma devo essere stata una specie di ospite virtuale tra loro se hanno fatto qsta foto per me: una parete-mosaico, dove si scorge una scapigliatissima Barbie che intercetta la conversazione!

Thx Moviem@tica
Custom Search