sabato 30 aprile 2011

In her shoes


If I were in her shoes, I wouldn't wear these shoes, although they have somehow hypnotized me. She'll stay unnamed by me, but this model totally eclipsed all other Royal Wedding shoes. Would a doll wear something similar? Yes, because only a pair of vinyl legs could show a decent allure when walking in such a fetish monument.
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Fossi in lei, non sarei in qste scarpe, per quanto mi abbiano in un certo senso ipnotizzata. Lei rimarrà da me innominata, ma qsto modello ha eclissato tutte la scarpe presenti al Royal Wedding. Potrebbe una bambola indossare qualcosa del genere? Sì, perché solo un paio di gambe di vinile avrebbe un portamento decente con un simile monumento fetish.

venerdì 29 aprile 2011

Who’s the doll?


Shiny vinyl-like surfaces, hairsprayed or hyperbrushed styles, brilliant or candylike colors: I perceived in these works by Dutch artist Liesje Reyskens something like a swap between the vibrant beauty of human life and the magic of being a doll. So, the question pops up: yes, but who’s the real doll? I notice all the time in contemporary professional photography – not the amateur hobby I mean - an increasing exploration of the “doll” subject in its brighter and darker sides. And I’m a curious, enjoyed and not acritical observer.


Superfici lucide quasi viniliche, capelli laccati o iperspazzolati, colori squillanti o caramellosi: in qsti lavori dell’olandese Liesje Reyskens ho percepito come uno scambio tra la vibrante bellezza della vita umana e la magia dell’essere bambola. E allora salta su la domanda: sì, ma chi è la vera bambola? Continuo a notare sempre più nella fotografia professionale contemporanea – proprio qlla non amatoriale, dico – l’esplorazione del soggetto “bambola” nei suoi lati più vividi e più oscuri. E io sono un’osservatrice curiosa, che si diverte, non acritica.

giovedì 28 aprile 2011

LOVE, issue four



Browsing magazines at Corso Como 10 bookshop, I found this one featuring, among other cover variations, a Marina Bychkova doll, connected with the “perfection” theme. What is dollculturally interesting here, is the field: not only are these dolls popular in the doll collecting niche, but they are exploding in a wider and extremely discriminating context, involving art, creation, content depth - a vision. They are increasily being something non serial but valuable, and therefore with a price. I think that any doll creator would dream to become a superstar artist.
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Sfogliando riviste alla libreria di Corso Como 10, ho trovato qsta che mostrava, tra le altre varianti di copertina, una bambola di Marina Bychkova connessa al tema della “perfezione”. Ciò che è dollculturalmente interessante qui è il campo: qste bambole non solo sono famose nella nicchia dei collezionisti, ma stanno esplodendo in un contesto più ampio e parecchio esigente, che implica arte, creazione, profondità di contenuto - una visione. Sono sempre più qualcosa di non seriale ma prezioso, e quindi con un prezzo. Penso che ogni creatore di bambole sogni di diventare un artista superstar.

http://www.styleite.com/media/love-magazine-issue-4-covers/?pid=452#image

lunedì 25 aprile 2011

Feet-ish


Lilli or clone, repainted or original, these arched and booted feet are quite a bold example of how Lilli (and her Hong Kong sisters) weren’t too much a toy for little girls.
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Lilli o clone, ridipinti o originali, questi piedini arcuati e instivalati sono un esempio alquanto tosto di come Lilli (e le sue sorelle di Hong Kong) non siano state troppo un giocattolo per bimbe.



other inspirations, here

domenica 24 aprile 2011

Ring or headband?


Should have seen it a couple of weeks ago when writing the second vintage touch! Looks like the typical surprise found in the chocolate egg. Happy Easter to all of you, it's not these plastic minimalia that really count.
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Avrei dovuto vederlo un paio di settimane fa quando ho scritto il secondo tocco vintage! Sembra la tipica sopresa da uovo di cioccolato. Buona Pasqua a tutti, non sono davvero qste minimalia di plastica che contano.

ph La bottega di Francie

giovedì 21 aprile 2011

Yesterday on RSI


RSI, the Swiss-Italian radio and TV network, aired a special on a special decade, featuring a "Barbie in the 50s" session. Click here and you'll hear me and my radio host Alessandra Marchese talking and investigating and breathing Barbie (sorry, ITALIAN only). It's actually a serious conversation with moments of irony and vintage music too.
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RSI, la radiotelevisione della Svizzera Italiana, ha trasmesso uno speciale su un decennio speciale, inclusa una parte dal titolo "Barbie anni '50". Un click qui, e sentirete me e la "padrona di casa" radiofonica Alessandra Marchese parlare e investigare e respirare Barbie. E' in realtà una conversazione seria con momenti di ironia e di musica vintage.

martedì 19 aprile 2011

Bid big for Japan


Bid big for her: this is an exclusive, OOAK Kaori Bois de Rose doll created and donated by Fashion Doll Agency’s Nunzio Carbone, to collect funds for Japan through Bambole a Roma for Japan. The doll is now being auctioned on eBay by Bambole a Roma’s tireless staff and the proceedings will 100% go to Japan Earthquake and Tsunami Relief Fund - a GlobalGiving Project. Kaori is an Asian beauty dressed and accessorized in a symphony of rose and violet shades. As a blogger, I like promoting win-win opportunities like this one: the high bidder will get a valuable doll and the money will do good.


Offrite alla grande: questa è un’esclusiva bambola Kaori Bois de Rose, una creazione OOAK realizzata e donata da Nunzio Carbone di Fashion Doll Agency per raccogliere fondi a favore del Giappone tramite Bambole a Roma for Japan. La bambola è ora all’asta su eBay grazie all’istancabile staff di Bambole a Roma, e i proventi andranno al 100% all'iniziativa chiamata Japan Earthquake and Tsunami Relief Fund - a GlobalGiving Project. Kaori è una bellezza asiatica vestita e accessoriata in una sinfonia di rosa e di violetti. Come blogger, mi piace promuovere queste opportunità virtuose, che definirei win-win: il migliore offerente prende una bambola che vale, e il denaro va a fare del bene.

lunedì 18 aprile 2011

Like this likeness?


I don’t. What do you mean by likeness? A dress, a hairstyle and a bunch of bling blings? Taking for granted that a declared celebrity doll should somehow portray its model although in a reduced scale, this “Kate” doll is neither in target nor in style with the original. Making Royalty accessible by means of cheap and poor-looking toys sounds a bit pretentious to me.


Le somiglia? Vi piace? A me no. E cosa si intende poi per somiglianza? Un abito, una pettinatura e un po’ di cianfrusaglie scintillanti? Dando per scontato che una celebrity doll dichiarata deve almeno un po’ ritrarre ll personaggio seppure in scala ridotta, questa bambola “Kate” non è né in target né in stile con l’originale. Rendere la regalità accessibile per mezzo di giocattoli da poco e con l’aria sfigata mi sembra un tantino pretenzioso.

click x art. dailymail

domenica 17 aprile 2011

500 of these posts!


I was also forgetting this is my post #500 on this blog. Didn't plan to arrive to this today. Nor did I imagine I would write so much on doll presence in our time when I started, and I still have so much to say! Thank you everybody for inspiring, suggesting, forwarding images and news, provoking, talking (and breathing dolls). The image above is a calligram of mine, made of a doll icon multiplied x 500.
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Quasi dimenticavo anche che qsto è il mio post #500 sul blog. Non pianificavo di arrivarci oggi. Né immaginavo che avrei scritto così tanto sulla presenza delle bambole nel nostro tempo quando ho iniziato - e ho ancora talmente tante cose da dire! Grazie a tutti voi per aver ispirato, suggerito, trasmesso immagini e notizie, provocato, parlato (e respirato bambole). L'immagine sopra è uno dei miei calligrammi, fatto con l'icona di una bambolina moltiplicata x 500 volte.

domenica 10 aprile 2011

Triple uniqueness


While the most fashionvictimist doll collectors are running “pour cause” after any new FR or BJD or Syb issue, I'm more intrigued by dollcultural invasions from other fields. This is e.g. “Triplette”, a pic from alacha!, blog of Gustav Liliequist - a Swedish photographer based in Brazil. The multiplicity of an object (like this doll), when you own one and would like it to be the one and only, is a very seducing topic to me.
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Mentre i doll collectors più fashionvittimisti corrono “con buona ragione” dietro ad ogni uscita di FR o BJD o Syb, a me intrigano di più le invasioni dollculturali da altri campi. Questa è per es. “Triplette”, una foto dal blog alacha! di Gustav Liliequist, fotografo svedese che vive in Brasile. La molteplicità di un oggetto (come questa bambolina), quando ne hai uno e vorresti che fosse l’unico, è un argomento molto seducente per me.

giovedì 7 aprile 2011

Sheer chrysalis

This is supposed to be the corset of a OOAK Snow Queen costume by Finnish doll fashion designer emiliacouture. Someone else would also emphasize it’s inspired by Lady Gaga’s Armani dress. I’m not into this kind of co-marketed comments, as I’m simply enchanted by the super-elegant, luminous insect-like look of this piece, recalling me something like a sheer chrysalis, not a doll wardrobe addition - nothing to do with ice and cold.


Questo dovrebbe essere il corpetto di un costume OOAK da Regina delle Nevi fatto da emiliacouture, designer finlandese di moda per bambole. Qualcun altro enfatizzerebbe il fatto che si ispira all’abito Armani di Lady Gaga. Io non m’infilo in questo genere di commenti di co-marketing, perché sono semplicemente incantata dall’aspetto elegante, luminoso, come di insetto di questo pezzo, che mi ricorda qualcosa di simile a una crisalide trasparente, non l’aggiunta ad un guardaroba di bambola - niente a che fare col ghiaccio e il freddo.

lunedì 4 aprile 2011

Hidden grace


The kinda perfect twist – or flip or curl, how could you call it? It’s a factory feature - of this hairstyle, so bulky and healthy and well brushed. Its graceful and ageless non-colour. An invisible face (but I know it’s a vintage 1966 American Girl Barbie). Celebrating the non-ostentation, because this is the way I’ll feel.
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Il per così dire perfetto piegarsi – o flip delle punte o ricciolo, come chiamarlo? È una caratteristica di fabbricazione – di questa testa, così voluminosa e sana e ben spazzolata. La grazia di questo non-colore senza età. Un volto invisibile (ma lo so che è una Barbie American Girl vintage del 1966). Si celebra la non-ostentazione, perché è così che mi sentirò.

sabato 2 aprile 2011

Seamless bodies


So many days without posting! Ok, it may happen. So, I’m back with this photo, by Czech author Gabriela Gernat Ksandr not exhibiting at Praguefoto: dolls, dummies, or flawless, seamless human bodies? The flexy look of these woman and little girl figures recalls that of certain Jenny dolls or other flexy 1:6 scaled products. Many doll collectors don’t like bodies with no joints and prefer visibly jointed dolls. Actually, soft and seamless bodies look more natural but pose incongruously (elbows and knees curve, don’t bend!) while jointed bodies look less natural but pose very credibly. Which one do you prefer?
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Tanti gg senza postare! Va beh, può succedere. Rieccomi con qsta foto, dell’autrice ceca Gabriela Gernat Ksandr ora in mostra a Praguefoto: bambole, manichini, o corpi umani senza difetti e senza giunture? L’aspetto modellabile di queste figure donna e bimba ricorda qllo di bambole come Jenny o altre simili morbide in scala 1:6. A molti doll collectors non piacciono i corpi senza giunture e preferiscono bambole con giunti visibili. In realtà, i corpi morbidi e senza giunture sembrano più naturali all’aspetto, ma assumono pose incongrue (gomiti e ginocchi si curvano, non si piegano! Effetto Tiramolla), mentre i corpi con giunti sembrano meno naturali ma posano molto credibilmente. Quale preferite?
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