Visualizzazione post con etichetta Marina Bychkova. Mostra tutti i post
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domenica 5 febbraio 2012

Fragile fretwork



Fragile bodies, finely fretworked. A skin which is whiter than… - no, not “whiter than snow”, this is not a psalm, it’s a dollcultural post. So, a skin, I said, which is as white and translucent as an eggshell with a doleful expression. These BJD dolls are much in a Marina-Bychkovian mood, and show a penchant for hyperdecoration. They are known as Angel Egg dolls. Their signature element is the fine fretwork, which goes beyond any makeover or tattoo. Being reminiscent of those floral motives carved on a leute sounding board, such fretwork underlines the feeling of a a disquieting dissonance brought in by these dolls.


Fragili corpi, finemente traforati. Una pelle che è più bianca… - no, non “più bianca della neve”, qsto non è un salmo, è un post dollculturale. Allora, una pelle, dicevo, che è bianca e traslucida un guscio d'uovo, con l’aggiunta di un’espressione dolente. Queste bambole BJD sono parecchio in mood Marina-Bychkoviano e mostrano un penchant per l’iperdecorazione. Sono note col nome di Angel Egg dolls. Il loro elemento-marchio è il fine traforo, che va oltre qualsiasi ritocco estetico o tatuaggio. Dal momento che ricordano quei motivi floreali intagliati nella cassa armonica di un un liuto, il traforo sottolinea la sensazione di inquietante dissonanza portata da qste bambole.

THX Susanna B.M.!

more of these very particular BJDs, here.

domenica 7 agosto 2011

Frida, Fridita


It’s another pole of the too crowded celebrity doll mania: the beyond-fashion-beyond-doll figurine, like this mini Frida Kahlo, pinned with name Fridita on pinterest, incredibly accessorized with a Frida-headed white dove. Despite/thanks to her bold face her eyebrows and personality, this is not the first or last time Frida is touching the world of dolls. See by comparison this Fridalike virtual retouch by Emma Gilardi on her own enchanted doll.


È un altro polo della troppo affollata mania per le celebrity dolls: la figurina oltre-fashion-oltre-doll, tipo qsta mini Frida Kahlo, virtualmente spillata col nome Fridita su pinterest, incredibilmente accessoriata con una colomba bianca con testa-ritratto di Frida. E nonostante/grazie al volto marcato, le sopracciglia e la sua personalità, non è la né l’ultima prima volta che Frida tange il mondo delle bambole. Si veda per confronto il fotoritocco in stile fridesco fatto da Emma Gilardi sulla sua personale enchanted doll.

+ > Frida doll by Chan Park being commented soon

giovedì 28 aprile 2011

LOVE, issue four



Browsing magazines at Corso Como 10 bookshop, I found this one featuring, among other cover variations, a Marina Bychkova doll, connected with the “perfection” theme. What is dollculturally interesting here, is the field: not only are these dolls popular in the doll collecting niche, but they are exploding in a wider and extremely discriminating context, involving art, creation, content depth - a vision. They are increasily being something non serial but valuable, and therefore with a price. I think that any doll creator would dream to become a superstar artist.
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Sfogliando riviste alla libreria di Corso Como 10, ho trovato qsta che mostrava, tra le altre varianti di copertina, una bambola di Marina Bychkova connessa al tema della “perfezione”. Ciò che è dollculturalmente interessante qui è il campo: qste bambole non solo sono famose nella nicchia dei collezionisti, ma stanno esplodendo in un contesto più ampio e parecchio esigente, che implica arte, creazione, profondità di contenuto - una visione. Sono sempre più qualcosa di non seriale ma prezioso, e quindi con un prezzo. Penso che ogni creatore di bambole sogni di diventare un artista superstar.

http://www.styleite.com/media/love-magazine-issue-4-covers/?pid=452#image

giovedì 10 giugno 2010

Before it crumbles


Visit, if in Berlin, Marina Bychkova dolls ehibition. These purposely overexposed bodies are very evocative of our human, not only doll-related, fragility. No ostentation - rather sthg more intimate and sad.
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Visitate, se siete a Berlino, la mostra delle bambole di Marina Bychkova. Questi corpi studiatamente sovraesposti evocano molto la fragilità ns umana, altro che qlla delle bambole. Non c'è ostentazione, ma qlcosa di più intimo e dolente.

domenica 25 aprile 2010

Hommage to Mantegna


… this is (also) what my friend mame wanted to do, I believe, when she set this shot portraying her Marina Bychkova Enchanted Doll. Neither dissacration nor dramatization. Rather, a silent contemplation, a research on light of which the doll is seemingly aware.
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… questo - anche questo - è ciò che la mia amica mame ha voluto fare, almeno credo, quando ha allestito qsto scatto ritraendo la sua Enchanted Doll di Marina Bychkova. Né dissacrazione né drammatizzazione. Piuttosto, una contemplazione silenziosa, una ricerca sulla luce di cui la bambola sembra complice.

+ > ref. Mantegna

martedì 20 ottobre 2009

Tempus fugit


i.e. “Time flies” – bear in mind this. I visited last week Giovanni Gastel’s latest photo exhibition titiled “Maschere e Spettri” (i.e. Masks and Ghosts): an extreme research on feminine look presented in giant hyperglossy pictures where you see the very limit of total corruption of beauty and its transitory nature. Shocking images indeed. It’s make up that imitates illness, violence, abuse, incontinence, decomposition, but you feel overwhelmed, as it’s too believable and bleeding. At the same moment, I had the idea to compare these pictures to some of Marina Bychkova’s famous dolls. I think that also Marina is making an outstanding research on body and on the concept of “eternal”.
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“Il tempo fugge”, lo si tenga a mente. Mi è capitato la settimana scorsa di visitare l’ultima mostra di Giovanni Gastel “Maschere e Spettri”: una ricerca estrema sull’aspetto femminile, presentata in immagini giganti e iper-patinate dove si vede il limite della totale corruzione della bellezza e la sua natura transitoria. Immagini scioccanti. È il trucco che imita malattia, violenza, abuso, incontinenza, decomposizione. Ma ci si sente sopraffatti, perché l’effetto è troppo credibile e angosciante. Contemporaneamente, mi è venuto in mente di paragonare qste immagini a qualcuna delle famose bambole di Marina Bychkova. Penso che anche Marina stia facendo una ricerca straordinaria sul corpo e sul concetto di “eterno”.

sabato 4 aprile 2009

EnchantedDollwise

By associative chain with the previous post (s. below – the doll portrayed could be the same one), an illustration from and by Natalia Pierandrei aka Nati, whose fine pictorial hand embellishes Marina Bychkova’s doll boxes.
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Per catena associativa con il post precedente (v. sotto - la bambola ritratta potrebbe essere la stessa), un’illustrazione da e di Natalia Pierandrei aka Nati, la cui raffinata mano pittorica orna le scatole delle bambole di Marina Bychkova.

(thx moviem@tica )

sabato 25 ottobre 2008

Fragile


Tactile, textile, full of style. Between vegetal and sculpted world, between fabric and leaves veining or natural silk cocoon. When I first saw these 2 corsets moulded by fashion designer and artist Christian Caterino, I imagined a bride, or a fairy, or an alien creature, or a fragile, life-size BJD like Marina Bychkova’s all dolled up. (s. also October 8th post)
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Tattile, tessile, pieno di stile. A metà tra mondo vegetale e mondo scolpito, tra tessuto e nervature di foglie o bozzolo naturale di filo di seta. Non appena ho visto questi 2 corsetti creati dallo stilista e artista Christian Caterino, ho immaginato una sposa, o una fata, una creatura aliena o ancora una fragile BJD in scala 1:1, come qlle di Marina Bychkova, vestita a festa. (v. anche post dell'8 Ottobre)

Image courtesy of * per gentile concessione di: ellecistudio press office
These works are currently exhibited in Como * Questi pezzi sono attualmente in mostra a Como
+ > Matrix Natura: http://www.miniartextil.it/detail.php?id=21&oid=52&act=gallerie

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