Visualizzazione post con etichetta action-fashion dolls. Mostra tutti i post
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domenica 16 giugno 2013

Dollcultural foodbloggers


 
… or foodcultural dolls? I’m pretty sure that a light contamination among contiguous territories can be fertile if you mean to expand a product’s awareness and make new people meet, or to be unconventionally attentional in the mediatic noise about both food and dolls.

I brought a couple of dolls in a couple of foodie contexts having to do with my professional life, where they got attention and made fun, with a little help of their friend (aka myself)  being as ready as to mini-brand them up with discretion for the occasion.

At Snello Blind Box 01, foodblogger challenge on creating something quick, fresh, tasty and healthy using a line of light Rovagnati products such as ham, turkey, chicken… Theo van Asperen, my gourmet male action figure, took the scene in photos and interviews acting as renowned foodbloggers’ sparring partner in several cases (pls watch Emanuele Patrini, Roberta Lara and Serena Oliva's videos to understand what I mean). For spirit of belonging, he was also wearing the official badge created for the event.
 

One week later, one of my Momoko dolls and the same Theo came with me at Taste of Milano, one of the coolest food events in town. Again, the unusual players had glory and spotlights and an excuse for visitors and friends to remember our team, who appeared as CibVs among the media partners of the fair.
 
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Dollcultural foodblogger o bambole foodculturali? Sono abb sicura che una lieve contaminazione tra territori contigui possa essere fertile, se l’intento è espandere la conoscenza di un prodotto e far incontrare nuove persone o creare attenzione in modo meno convenzionale in mezzo al rumore mediatico che avvolge entrambi, cibo e bambole dico. 

Ho portato un paio di bambole in un paio di contesti foodie collegati alla mia vita professionale: lì hanno ricevuto attenzione e fatto divertire, grazie ad un discreto branding in miniatura per l’occasione.

A Snello Blind Box 01, sfida tra foodblogger nel creare qualcosa di veloce, fresco, gustoso e sano impiegando una linea di affettati leggeri come prosciutto, tacchino, pollo prodotti da Rovagnati… Theo van Asperen, il mio bambolo gourmet si è preso la scena in foto ed interviste agendo come spalla di alcuni noti foodblogger (guardare i video con Emanuele Patrini, Roberta Lara e Serena Oliva per capire cosa intendo).  Per spirito di appartenenza, indossava anche il badge ufficiale creato per l’evento.
 
 

Una settimana dopo, una delle mie Momoko e lo stesso Theo sono venuti con me a Taste of Milano, uno degli eventi foodie più fighi della città. Di nuovo, gli inconsueti testimonial hanno avuto la loro parte di gloria e riflettori e una scusa perché visitatori e amici ricordassero il nostro team, che appariva come CibVs tra media partner della fiera.
 
video: Joe Dalcolino
Theo in exterior at Rho Fiera: my iPhone
Theo big ph: (C) Sergione Infuso
All other pics, ph br1dotcom

 

martedì 2 novembre 2010

Facing your face

Face yr double, become “yr” doll. How? Just order a doll head in yr precise lifelike likeness, and build the doll, or action figure you are. There is someone offering this portrait service to you – interestingly, without being a OOAK creator. A reader of this blog suggested me to check ThatsMyFace, a website specializing in facial reconstruction and facial analysis where you can supply yr photo (or the photo of a dear one) and then see it in 3D; change race, age or gender; be beautified or transformed into a caricature; obtain a doll head, a pendant, an ornamental head or else…

Useful or unuseful, I just love the “likeness” theme in its many facets, e.g. when dolls copy celebrities, when celebrities copy dolls, when we swap identities with dolls, when Mr or Mrs Nobody become a doll… in short, the neverending adventure of being a person or a “persona”.


Affronta il tuo doppio, diventa la “tua” bambola. Come? Ordina una testa di bambola a tua precisa immagine e somiglianza e assembla la bambola, o l’action figure che sei. C’è chi ti offre proprio qsto servizio-ritratti – e ql che è più interessante, lo fa senza essere un creatore di OOAK. Una lettrice di qsto blog mi ha suggerito di dare un’occhiata a ThatsMyFace, un sito specializzato in ricostruzioni e analisi facciali, cui si può fornire la propria foto (o la foto di una persona cara) e quindi vederla in versione 3D; e poi cambiare razza, età, sesso; farsi abbellire o caricaturare; ottenere una testa di bambola, un ciondolo, una testa ornamentale o altro…

Utile o inutile che sia, io amo molto il tema della “somiglianza” nelle sue molteplici sfaccettature, come quando le bambole copiano le celebrità, le celebrità copiano le bambole, o quando giochiamo allo scambio d’identità con le bambole o il Sig. o la Sig.ra Nessuno diventano una bambola… insomma, l’interminabile avventura di essere una persona qualunque o un personaggio.

Thx Mary S.!

PS the image is just an image, not a link. * l'immagine è solo un'immagine, non un link

domenica 25 luglio 2010

Sexy bambolotto


Repainted to look real. Chan Park’s work obeys to gay aesthetics with a definitely superior artwork quality. Would you say this guy is an action figure? You would rather say this is an adored slave to love, someone to look after jealously - or the doll-scaled version of a very personal dream, somehow evocative of Pigmalion’s myth! However, in Chan’s words, he’s just a sexy bambolotto (sexy male doll).
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Ridipinto da sembrare reale. I lavori di Chan Park si rifanno all’estetica gay con una qualità artistica decisamente superiore. Si direbbe che qsto tipo è un’action figure? Si direbbe piuttosto che è un adorato schiavo d’amore, qualcuno da curare gelosamente – o la versione in scala bambolare di un sogno molto personale, quasi ad evocare il mito di Pigmalione! Nelle parole di Chan, è soltanto un bambolotto sexy.

martedì 27 aprile 2010

Silence! Dolls speak.


Taking dolls seriously, depicting serious issues. I’m here including a moving sample from Paolo Ventura’s work “War Souvenir”. It’s a poignant photo, you could cut its silence with a knife, simultaneously understanding the story - and it’s made with action figures and/or dolls, in a hyperdetailed doll-scaled setting. Italian artist in NYC, Ventura makes us meditate using his unusual, yet so credible imagery.
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Prendere le bambole sul serio, descrivere gravi faccende. Includo qui un commovente esempio da “War Souvenir”, un lavoro di Paolo Ventura. È una foto toccante, il cui silenzio si potrebbe tagliare col coltello capendo intanto tutta la storia – ed è fatta con action figures e/o bambole, in un set iperdettagliato a misura di bambola. Artista italiano a NY, Ventura ci fa meditare con il suo immaginario inusuale e così credibile.

+ > Paolo Ventura & war dolls

Thx Christian!

lunedì 5 aprile 2010

Articulatory exercise


The extreme articulation of this BJD doll seems to me a body explosion just frozen a moment before total laceration. A CAD design still floating on the pc screen. A sort of exoskeleton or pre-armour for a galactic battle. A poseability exercise ended in selfreferential contemplation. A fragile non-doll.
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L’estrema articolazione di questa bambola BJD mi sembra l’esplosione di un corpo congelata un attimo prima della lacerazione totale. Un disegno CAD che ancora fluttua nello schermo del pc. Una specie di esoscheletro o pre-armatura per una battaglia galattica. Un esercizio di posabilità terminato in contemplazione autoreferenziale. Una fragile non-bambola.


The 1/6 scale Safbit (Special Full Action Body Type) is made up from 206 parts and has 80 joints to enable accurate human poses.
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Il modello in scala 1/6 detto Safbit (Special Full Action Body Type) è fatto di 206 parti e ha 80 giunti per consentire pose umane corrette.


(Thx Pam)

sabato 13 marzo 2010

Honni soit qui mal y pense


Hey, what were you day-dreaming? Despite its erotic appeal – or maybe because of it - this picture I’m showing was just about selling the blue gloves that could fit a number of 1:6 male action figures. Found on eBay and IMHO, the seller is well aware of the message such statuesque pose may convey.
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Ehi, che film vi stavate facendo? Nonostante la sua attrattività erotica – o forse proprio per essa - qsta immagine che sto mostrando voleva solo vendere i guanti azzurri adatti ad un bel po’ di action figures maschili in scala 1:6. Trovata su eBay, e credo proprio che il venditore sia ben consapevole del messaggio che una simile posa statuaria può veicolare.

domenica 24 maggio 2009

Kissing in action

World Press Photo 2009 award winning (3rd prize in “Stories”) Chinese photographer Li Jiejiun achieved an impactful effect by recreating famous, iconic war shots with dolls and action figures. Is there a further underlying message, e.g. war makes brainless mini-humans of us? Not so underlying, I’m afraid. Therefore, I chose to show here the most hopeful of Jiejiun subjects: Alfred Eisenstaedt’s “Kiss in Times Square”, dating back to 1945.
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Il fotografo cinese Li Jiejiun, tra i premiati al World Press Photo 2009 (3° premio nella categoria “Stories”) ha ottenuto un effetto di grande impatto ricreando famose, iconiche foto di guerra con bambole ed action figures. C’è un ulteriore, soggiacente messaggio che dobbiamo ricevere, tipo che la guerra ci riduce a vuoti mini-umani senza cervello? Neanche così soggiacente, mi sa. Perciò ho scelto, tra tutte, qlla con il soggetto più speranzoso: “Kiss in Times Square”, di Alfred Eisenstaedt, del 1945.

domenica 25 gennaio 2009

Obamzai





Obama in 1:6 scale and kombat pose by Japanese toys and action figures maker Gamu Toys. Obama is also accessorized with stars & stripes flag, stool to address informal speeches from, cordless microphone, megaphone, traditional Samurai weapons, a couple of pre-knotted ties, and a set of hands in the assorted rhetoric presidential gestures - pls compare them with the chironomic table from wikipedia.

Obama in scala 1:6 in posa da combattimento secondo Gamu Toys, marchio giapponese di giocattoli e action figures. Obama è inoltre accessoriato di bandiera a stelle e strisce, sgabello da cui pronunciare discorsi informali, microfono cordless, megafono, armi tradizionali da Samurai, 2 cravatte col nodo già fatto e un corredo di mani assortite nei gesti retorici presidenziali – prego, confrontare con la tabella chironomica tratta da wikipedia.

venerdì 27 giugno 2008

(D)all in all 02


Not an action figure, nor purely a fashion doll: this OOAK creation by Kizzychan is rather the conscious evolution of the old “he’s a doll” Ken. Just so you know, Ken was advertised saying “he’s a doll” to reassure mothers about his toy nature. Plus, “he’s a doll” also means a judgement on his cute look.
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Non un’action figure o una pura fashion doll: qsta creazione OOAK di Kizzychan è piuttosto l’evoluzione consapevole del vecchio “he’s a doll” Ken. La frase “he’s a doll” stava sulla pubblicità di Ken a rassicurare le mamme sul fatto che Ken fosse SOLO un giocattolo. Ma “he’s a doll” significa anche “che carino!”

+ > http://www.flickr.com/photos/kizzychan/
http://www.manbehindthedoll.com/FA010523.htm (also source for Ken ad; da lì, la pubblicità di Ken)

martedì 8 aprile 2008

When the Bust is a Must


This is an interchangeable bust for action-fashion dolls. When the adventure requires a giant cleavage… voilà, you wear this like a tank. Otherwise, a flat breast can be enough. Dolls like to exaggerate, and some humans, too. But they are less practical!
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Questo è un busto intercambiabile per bambole d’azione. Quando l’avventura richiede una... scollatura gigante, voilà, te la metti come una canottiera. Altrimenti, un petto piatto può bastare. Alle bambole piace esagerare. Anche a certi umani - che però sono meno pratici!
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